TRA LE RIGHE
Mit BÜRGERNAHER STADTPOLITIK hat sich Valeria Mancinelli, Anconas Bürgermeisterin, die Herzen ihrer Mitbürger erobert. Dafür wurde sie nicht nur wiedergewählt, sondern auch als BESTE BÜRGERMEISTERIN DER WELT ausgezeichnet.
Valeria Mancinelli, von Stefano Vastano.
Come domanda sarà banale, ma è tra le più attuali: a che serve la politica, o meglio, a che servono i politici? Se la rivolgiamo a Valeria Mancinelli, la risposta è: “A risolvere i problemi della gente”. Proprio risolvendo un passo alla volta i problemi dei cittadini, Mancinelli è riuscita a farsi eleggere, per due mandati di seguito, primo cittadino di Ancona. In un’Italia nella quale la sfiducia nei confronti dei politici è alle stelle, già è un miracolo. Ma non basta: lo scorso febbraio è stata nominata “sindaco del mondo” dalla Fondazione City Mayor, che ogni due anni conferisce il World Mayor Prize ai sindaci che si sono maggiormente distinti. Quest’anno si erano disputate il titolo ben 62 candidate, tra cui Martine Aubry, sindaca di Lille, Anne Hidalgo, sindaca di Parigi, o Souad Abderrahim, sindaca di Tunisi.
Come ha fatto Mancinelli, che è del
Partito democratico, a spuntarla? “È stata lei a promuovere, – si legge nel rapporto
City Mayor, – la ripresa dell’attività dei cantieri navali”. Ancona è una cittadina nelle Marche da sempre legata al porto, ma rischiava di dover chiudere i suoi cantieri navali. Poi, nel 2013, con la giunta Mancinelli, le attività del porto hanno ripreso vita. Con i cantieri, anche le spiagge di Ancona, dopo essere state ripulite, hanno iniziato a richiamare turisti. “Per essere percepiti dalla gente come governanti credibili, – spiega Mancinelli, – devi riconoscere i problemi e impegnarti a trovare soluzioni”. Certo, la sindaca non è una fata
e non ha la bacchetta magica, ma dopo i cantieri e le spiagge, la sua giunta ha ripulito i parchi di Ancona e poi ha riasfaltato le strade. I cittadini vogliono esattamente questo, non il politico che promette il paradiso, urla e se la prende con gli altri partiti. La sindaca “parla in maniera chiara e pacata – dice il rapporto della Fondazione – e non gonfia i risultati neanche se si presentano problemi”.
Un problema, per Mancinelli, è stato il famigerato Decreto Salvini, che di fatto ha abolito la protezione dei rifugiati. “Noi siamo una città – dice orgogliosa Mancinelli – da sempre aperta a ospitare i richiedenti asilo”. Significa che i cittadini di Anco na, che l’hanno rieletta con il 62 per cento dei voti, si fidano di lei, di chi ha rimesso in moto i servizi e l’economia della città. Tutta qui, la funzione del politico: far capire alla gente che i problemi reali sono risolvibili, non insormontabili. I valori della sindaca di Ancona? Una sua nonna era sindacalista, l’altra ha aiutato il marito ferroviere, che aveva perso il lavoro dopo essersi rifiutato di aderire al Partito fascista di Mussolini. “I valori della Resistenza partigiana sono i miei punti di riferimento – dice –: la democrazia, la libertà e solidarietà umana”. Anche per questo Valeria Mancinelli è stata rieletta sindaca di Ancona e ora “del mondo”.