Stile libero Chi sono i giovani italiani di oggi?

Chi sono e come sono i giovani italiani? Nel 2007 il ministro delle Finanze italiano Tommaso Padoa Schioppa chiama i ragazzi italiani “bamboccioni”, perché rimangono a casa con i genitori anche dopo i 30 anni di età. Oggi i giovani vanno a vivere da soli prima. Molti di loro, circa 200.000 ogni anno, vanno a vivere e lavorare all’estero. Chi resta in Italia si preoccupa per il lavoro. Una ricerca della società di statistica Ipsos e dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori dice che il 72% dei giovani ha paura di non trovare un lavoro stabile. In Italia ci sono poi ragazzi che non studiano e non lavorano: i Neet (Not in education, employment or training) sono il 23% dei giovani e vivono soprattutto al Sud.

Ma non è tutto negativo. Ci sono tanti giovani che si impegnano per l’ambiente e anche per aiutare gli altri. Nel 2019 l’Italia ha ottenuto dall’Unione europea la medaglia d’oro per la solidarietà. I giovani italiani sono impegnati, ma non hanno fiducia nella politica. Per il 71% dei ragazzi in Italia non c’è un leader capace di risolvere i problemi. Per questo i giovani si organizzano da soli e creano movimenti per cambiare le cose.

Per avvicinare i ragazzi più piccoli alle istituzioni ci sono iniziative di “cittadinanza attiva”, come i “Consigli comunali per ragazzi e per bambini”. Sembra un gioco, ma è una cosa molto seria. I ragazzi possono capire quali sono i problemi del loro paese o della loro città e tutti insieme possono fare proposte per risolverli. Michelle Lamieri ha 13 anni ed è sindaca dei ragazzi a Castel di San Pietro Terme, in Emilia-Romagna. La bambina ha fatto molte proposte interessanti anche per gli adulti.