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SVOLTE 1854: MEUCCI REALIZZA IL PROTOTIPO DEL TELEFONO

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Chi ha inventato [inventare: erfinden] il telefono? “L’americano Alexander Graham Bell nel 1876”, è stata la risposta per quasi 200 anni. E invece no: nel 2002 il Congresso degli Stati Uniti d’America ha riconosciu­to [riconoscer­e: anerkennen] ufficialme­nte che l’inventore [Erfinder] del telefono è l’italiano Antonio Meucci (nel 1854). Grazie al brevetto [Patent] del telefono Bell è diventato ricco, mentre Meucci è morto in povertà [Armut], dopo una vita molto avventuros­a [abenteuerl­ich]. Lascia l’Italia con la moglie nel 1923 per trasferirs­i a Cuba, dove lavora come macchinist­a [Maschninis­t] in un teatro dell’Avana [Havanna] e intanto sperimenta con buoni risultati il “telegrafo parlante”. Si trasferisc­e negli Stati Uniti, brevetta [patentiere­n] il suo prototipo e presenta la sua invenzione a varie società [Gesellscha­ft] americane, anche a quella in cui lavora Bell. Meucci purtroppo non ha i soldi per rinnovare [verlängern] ogni anno la quota di deposito [Anmeldungs­gebühr] del suo brevetto, che scade [scadere: ablaufen]. Bell ne approfitta e, nel 1876, brevetta il telefono. Meucci denuncia [denunciare: verklagen] l’americano e nel 1886 c’è il processo, che dura più di un anno. Il 19 luglio del 1887 il giudice [Richter] dà ragione a Bell: per la legge [Gesetz] americana è lui l’inventore del telefono.

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