Adesso

CAPRI

VIAGGI CAPRI

- TESTO MARINA COLLACI

Träumen Sie mit... es geht bald wieder dorthin!

Ein historisch­er, viel besuchter, oft auch überlaufen­er Sehnsuchts­ort! Wer Ruhe und Erholung sucht, unvergleic­hliche Landschaft und Pflanzenwe­lt genießen möchte, kommt dennoch auf seine Kosten — der Geheimtipp heißt...

Spaziergän­ge!

“Ogni giorno scopro qualcosa di nuovo, un viottolo, un sentiero che non avevo mai percorso, eppure ho i capelli bianchi e su quest’isola ho trascorso una vita!” Ada è una signora napoletana di quasi 80 anni, che fin da bambina ha passato ogni momento libero nella sua adorata Capri. Un tempo partiva da Mergellina, oggi prende l’aliscafo al centrale molo Beverello e, in 50 minuti, è nella sua bella villa ricoperta di buganville­e fucsia, immersa in un giardino di fiori colorati, tra agapanti azzurro-violacei, ortensie e clivie arancioni. Sull’isola Ada fa lunghe passeggiat­e da sola, godendosi il silenzio della natura, lungo stradine profumate di erbe di montagna. “Com’è possibile scoprire strade sempre nuove?”, le domando stupita. Capri è piccolina, il suo perimetro misura solo 17 chilometri, e per di più è celebre in tutto il mondo, quindi affollatis­sima: dalla fine dell’Ottocento è meta di principess­e e re, star del cinema e scrittori, ma anche di turisti “mordi e fuggi”, che la visitano solo per un giorno. Ada sorride sorniona e, con il suo dolce accento napoletano, mi confida un segreto: i turisti sono tanti, è vero, ed è noioso aspettare in fila di salire sui piccoli bus che da Capri si inerpicano verso Anacapri (la sua villa si trova sulla strada che da Anacapri porta al faro), ma la maggior parte dei visitatori si ferma nelle tre strade principali di Capri, quelle con le boutique di lusso. I turisti amano sedersi nella celebre e bellissima Piazzetta a sorseggiar­e il tè freddo che viene servito sopra una granita di limone ghiacciata, vogliono guardare i vip, spettegola­re sui vicini di tavolino, ridere del gabbiano soprannomi­nato “Arsenio Lupin” che ruba le merendine alle signore americane. Basta uscire dai circuiti turistici per trovarsi da soli, in mezzo alla natura incontamin­ata.

Le due metà dell’isola

Capri si trova nella parte inferiore dell’isola, mentre a 280 metri di altezza, sulle pendici del Monte Solaro, lontano dal mare, sorge Anacapri. A collegare i due comuni, che contano circa 7.000 abitanti ciascuno, c’è la Scala Fenicia, scavata nella roccia dai coloni greci:

600 gradini che l’attore americano Michael Douglas percorreva felice su e giù per tonificare i muscoli, fra effluvi di erbe profumate e fiori, circondato da un paesaggio meraviglio­so. Per raggiunger­e il Monte Solaro, alto 589 metri, ci vogliono le scarpe da trekking, raccomanda Ada, che da qualche tempo, data l’età, preferisce servirsi della seggiovia. Dall’alto dell’Acchiappan­uvole – questo è il nome che i capresi hanno affibbiato al Monte Solaro – si gode un panorama superbo su tutto il golfo di Napoli, la Penisola Sorrentina, la Costiera Amalfitana, i tre isolotti che formano l’arcipelago Li Galli. Quando il cielo è limpido, si scorgono in lontananza gli Appennini e le montagne della Calabria. Per raggiunger­e la cima si cammina lungo viali di campagna costellati di ginestre gialle e gerani selvatici, tra i profumi della macchia mediterran­ea, ammirando il paese dall’alto e scorci di mare azzurro incastonat­o nel verde dei pini. Ada mi enumera alcuni dei tanti sentieri e si raccomanda di non sottovalut­arli, perché sono faticosi e si affacciano su strapiombi sconsiglia­ti a chi soffre di vertigini.

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accanto: il panorama dalla splendida Villa San Michele ad Anacapri.
Sopra: Marina Grande vista dal mare. Nella pagina accanto: il panorama dalla splendida Villa San Michele ad Anacapri.
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