Adesso

Un’occasione perduta: la Costituzio­ne europea

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Un altro momento cruciale della storia dell’Ue è il varo della Costituzio­ne europea. Firmata a Roma il 29 ottobre 2004, nella splendida cornice della Sala degli Orazi e dei Curiazi in Campidogli­o, con la dovuta pompa e i debiti discorsi solenni di capi di stato e primi ministri, non entrerà mai in vigore perché non otterrà mai la ratifica da parte degli stati che l’avevano firmata. Francia e Olanda, così come altri paesi dell’Unione, sottopongo­no la ratifica alla volontà popolare, ma i cittadini francesi e olandesi la bocciano. A questo punto, chi ha indetto consultazi­oni popolari le sospende, rendendo così impossibil­e la ratifica. Al di là dell’occasione perduta, la bocciatura della Costituzio­ne è importante, perché segna di fatto la nascita di quel populismo antieurope­o le cui istanze, nel giro di pochissimo tempo, verranno raccolte da diversi movimenti e partiti che sull’antieurope­ismo fonderanno la loro fortuna elettorale. Il loro slogan è semplice quanto efficace: contro l’Europa delle élite e dei burocrati, per l’Europa dei popoli.

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