La crisi dei migranti
Poi, sul fuoco dell’antieuropeismo, cade la benzina della crisi dei migranti, che raggiunge il suo culmine tra il 2015 e il 2016. Anche in questo caso, l’Europa non pare essere capace di darsi e di imporre agli stati membri una politica migratoria comune, in grado non solo di gestire le emergenze, ma, a lungo termine, di amministrare i flussi e di mettere in campo politiche di “accoglienza” e integrazione valide in tutti gli stati membri. I paesi del Sud Europa, in particolare Italia, Grecia e Spagna, si sentono “lasciati soli”. Paradossalmente, mentre l’Europa si divide su accoglienza, quote e quant’altro, gli unici a essere uniti e a parlare con una voce sola sono gli antieuropeisti.