Un orto nello spazio
Un orto nello spazio? Fino a qualche decennio fa sembrava fantascienza, ma oggi è una realtà, tutta italiana. Greencube è un orto grande come una scatola da scarpe (30 x 10 x 10 centimetri) che sfrutta l’idroponia a ciclo chiuso. L’idroponia – dal greco hydor (acqua) e ponos (lavoro) – è un tipo di coltivazione senza terra. Quando è a ciclo chiuso, il sistema rimette in circolo l’acqua e le sostanze fertilizzanti. L’Enea, l’agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha ideato il micro-orto spaziale con la collaborazione delle Università Federico II di Napoli e La Sapienza di Roma. Il primo micro-orto sarà mandato in orbita con il volo inaugurale del razzo Vega-C dell’Agenzia spaziale europea (Esa) e sarà ospitato in un minisatellite a 6.000 chilometri dalla Terra. Grazie a un sistema di sensori hi-tech, Greencube può inviare diverse informazioni sulla crescita e lo stato di salute delle piante. Lo scopo di questo micro-orto, che resterà nello spazio per 20 giorni, è capire come coltivare verdure fresche in orbita.