Adesso

V “ scuola DIDATTICA A DISTANZA

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erso le ore 14 si è sentito un boato fortissimo. Agli studenti, via WhatsApp, era arrivata la notizia che il governo stava per chiudere tutte le scuole del paese”. Febronia Campisi insegna scienze al liceo Virgilio di Roma, è coordinatr­ice di classe in una quarta e le è rimasto ben impresso quel 4 marzo 2020, l’ultimo giorno in aula per quasi otto milioni di bambini e ragazzi delle scuole materne, elementari, medie, licei e istituti tecnici o profession­ali. “Quella chiusura venne decisa praticamen­te dalla sera alla mattina, co gliendo alla sprovvista sia i docenti che gli studenti”, aggiunge la professore­ssa Campisi.

Eppure, con grande sorpresa di tutti, ben presto la scuola italiana si è adeguata, facendosi da un giorno all’altro digitale. Al liceo Virgilio hanno introdotto la piattaform­a G-suite, che permette di tenere le video-lezioni. Da metà marzo, i ragazzi tutte le mattine entrano nella loro aula virtuale e comunicano fra di loro e con i professori, che tengono regolari lezioni di matematica, inglese, scienze o storia.

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