L’ITALIA NON È un paese per donne
In vielem sind IN ITALIEN FRAUEN besser als Männer, IN SPITZENPOSITIONEN gelangen sie jedoch SELTEN. IN DEUTSCHLAND steht EINE FRAU AN DER SPITZE,
aber ist es dort deshalb für Frauen einfacher?
Marina: No! Non è un paese per donne, questo! Michael: Che cosa ti hanno fatto?
Marina:
A me personalmente nulla, ma leggo sul Corriere della Sera l’appello delle scienziate italiane e mi scandalizzo. Michael: L’ho visto anch’io. La commissione tecnico-scientifica nominata dal governo per affrontare la pandemia Covid-19 è composta quasi esclusivamente da uomini. Hanno ragione a protestare. Marina: 16 senatrici hanno firmato una mozione. Michael: Dai, il premier Conte ha risposto all’appello e promesso di aumentare la quota rosa. Marina: Ma qui non si tratta di quote da rispettare per via di teorie sull’uguaglianza di genere. Non è vittimismo: i medici in prima linea negli ospedali sono soprattutto donne, il 56%. E se consideriamo chi ha meno di 40 anni, le donne sono più del doppio degli uomini, per non parlare delle infermiere, che sono donne nel 77% dei casi.
Michael: Benvenute quando bisogna rischiare la pelle, snobbate quando si tratta di stare ai vertici. Marina: Inoltre, in questi mesi di lockdown, sono state soprattutto le donne a sobbarcarsi il peso del lavoro in casa e della cura dei figli.
Michael: Certo, una rappresentanza femminile adeguata sarebbe stata auspicabile.
Marina: L’università, poi, è una barzelletta: le donne sono le più brave, hanno i voti migliori anche nelle materie scientifiche. E infatti primeggiano fino al momento fatidico: quando si tratta di nominare un professore, di assegnare una cattedra, una strana magia fa sparire dal cappello tutte le donne che hanno pubblicato articoli, che si sono fatte valere. E voilà, la cattedra va al maschio. Io mia figlia la porto lontano da qui, per esempio in Germania. Michael: Pensi sul serio che la Germania sia tanto diversa, da questo punto di vista?
Marina: Immagino di sì!
Michael: Be’, io non mi intendo di scienze, non leggo letteratura specializzata, ma in questi giorni ho visto tanti telegiornali tedeschi e letto i giornali. Anche in Germania gli esperti intervistati sul tema della pandemia erano quasi esclusivamente uomini. Non mi vorrei sbagliare, ma è così.
Marina: Vabbè, dai. Angela Merkel, la cancelliera, è una donna. L’Italia una prima ministra non l’ha mai avuta. Vogliamo parlare poi di Ursula von der Leyen, che presiede la Commissione europea? Inoltre in Germania nessuno fa battute sulle donne che hanno un ruolo pubblico. In Italia Berlusconi ha detto cose irripetibili sulla Merkel solo perché è una donna. Michael: Certo, però mi chiedo se la Merkel, in fondo, non sia stata un’eccezione. Tanti politici del suo partito sono pronti a succederle. Tutti dannatamente maschi.