IN LIBRERIA
I CERCHI NELL’ACQUA
DIFFICILE Nel suo ultimo giallo [Krimi] milanese Robecchi incrocia [incrociare: kreuzen] tre piste diverse, che s’intrecciano [intrecciarsi: sich vermischen] nella fitta [dicht] ragnatela [Netz] delle vie di periferia. Di notte, quando ormai tutto è finito, la malavita [Unterwelt] tiene aperti i suoi bar, dove stazionano [stazionare: parken , hier: herumhängen] personaggi equivoci [zwielichtig], ballerine e poliziotti, tutti in attesa di qualcosa, un contatto, una parola o una merce. A quell’ora la città si attraversa in pochi minuti; nei bar prevale un’ambientazione [Ambiente, Kulisse] chiaramente vintage, perché questa è la Milano che c’era anche prima, quella dove non conta essere alla moda, e nemmeno se i gestori [Betreiber] siano cinesi o ragazze di origine straniera. È in fondo la stessa Milano degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta, oggi nascosta e trasformata. Il romanzo è un classico del giallo, dove i personaggi e le situazioni sono diversi rispetto al passato, ma sempre molto reali.