Adesso

L

-

a chiamano Porta d’Oriente ed è uno dei “Borghi più belli d’Italia”, di sicuro una delle cittadine più ricche di storia dell’intero Salento, in Puglia. Affacciata sul Mar Adriatico, poco più di 40 chilometri a sud di Lecce, Otranto è anche la località più a est d’Italia. Ogni pietra racconta una storia che risale a secoli lontani, fino al tempo dei Messapi, prima che i Romani ne facessero una colonia chiamata Hydruntum. Il modo migliore per cogliere l’atmosfera unica di questo luogo, in cui storia e cultura si mescolano con il profumo del mare, è passeggiar­e per le stradine del centro antico. Nel Medioevo Otranto era un porto cruciale per i pellegrini diretti in Terra Santa e per i mercanti in partenza per l’Oriente. Le sue mura hanno vissuto assedi e battaglie e la sua antichissi­ma Cattedrale (XI-XII secolo) custodisce misteri e segreti che vanno ben oltre la fede. Le chiese e i monumenti raccontano la storia della città: la chiesetta di San Pietro, per esempio, ci riporta all’epoca bizantina, durante la quale Otranto raggiunse il suo massimo splendore. L’abbazia di San Nicola di Casole, poco fuori città, ci parla non solo del principe normanno Boemondo di Taranto – figlio di Roberto il Guiscardo, conquistat­ore normanno delle Puglie –, che la fece costruire per poi donarla a un gruppo di monaci Basiliani, ma anche del monaco Pantaleone, che qui si formò prima di realizzare all’interno della Cattedrale quel prodigio che è l’Albero della Vita, il mosaico pavimental­e più grande d’Europa; la Torre Alfonsina e il Castello riportano all’epoca aragonese, durante la quale Otranto divenne uno dei centri più popolosi del Salento. A completare il quadro, c’è lo straordina­rio paesaggio che avvolge questo antico gioiello sull’Adriatico. Scorci naturalist­ici di struggente bellezza e un mare splendido, sul quale, anche nel 2020, sventola la Bandiera Blu.

Newspapers in Italian

Newspapers from Austria