Intervista Abbiamo bisogno di verde
Stefano Boeri è uno degli architetti italiani più conosciuti del mondo. Tra le sue opere più importanti c’è il Bosco verticale di Milano, un complesso di due grattacieli pieno di piante e alberi. Si tratta di un’opera straordinaria, che ha ricevuto molti premi internazionali. Con Boeri parliamo del futuro delle città dopo il Coronavirus. Certo, la pandemia è stata una tragedia, ma può essere anche l’occasione per avviare un grande cambiamento. Per esempio, per migliorare il nostro stile di vita.
Urbanisti e architetti possono dare un grande contributo a ripensare gli spazi urbani e la mobilità. Meno auto private e più mezzi pubblici, progettati per consentire alle persone di stare distanti. Boeri ha anche avviato un grande progetto per ripopolare migliaia di borghi e paesi italiani quasi del tutto abbandonati. Le persone devono avere la possibilità di vivere in luoghi a misura d’uomo e non solo in città affollate. La città del futuro, per il grande architetto, deve essere soprattutto verde. Boeri ha lanciato un altro progetto: piantare tre milioni di alberi a Milano entro il 2030. Gli alberi, spiega l’architetto, aiutano a ridurre l’inquinamento e, di conseguenza, a migliorare la salute e la qualità di vita dei cittadini.