Adesso

LA PANORAMICA adriatica

Traumhafte­s Küstenpano­rama, in das sich bereits Dante verliebte, und immer noch ein Geheimtipp – die Strada panoramica adriatica in den Marken.

- TESTO ISABELLA BERNARDIN

Il Parco naturale del Monte San Bartolo nelle Marche è una striscia verde, larga circa 2 chilometri e lunga 12, compresa tra Pesaro, a sud, e il paese di Gabicce Mare, a nord. A ovest si estendono le colline del Montefeltr­o, con lo splendido castello di Gradara a dominare il paesaggio dall’alto; a est, oltre la falesia, insolita per questo tratto di costa, si apre il mare Adriatico. È un angolo di pace, sconosciut­o alla maggior parte degli italiani (chiedete ai vostri conoscenti e vedrete!), eppure qui corre una delle strade panoramich­e più suggestive dello Stivale: la Strada panoramica adriatica, sulla carta geografica SP (strada provincial­e) 44. Il percorso si snoda per circa 25 chilometri e attraversa tutta l’area in un continuo saliscendi fra boschi e coltivazio­ni di olivi, vitigni e campi di ginestre. Non immaginate, però, di vedere solo natura: in zona ci sono borghi incantevol­i e importanti luoghi di interesse culturale, tra cui Urbino, a soli 45 minuti d’auto, e la Villa Imperiale, un bellissimo edificio rinascimen­tale fatto costruire da Federico Sforza sulle colline di Pesaro. Nel cuore del parco, da non perdere è il paese di Casteldime­zzo, dove si trova uno dei quattro castelli – gli altri si trovano a Gradara, Fiorenzuol­a di Focara e Granarola – eretti tra il X e il XIII secolo a difesa della zona. Arroccato a 200 metri sul livello del mare, conserva ancora le mura e la pavimentaz­ione originarie del 1500, ma la vera attrazione è il Santissimo crocefisso, sempre del 1500, custodito nel santuario omonimo e al quale sono stati attribuiti svariati miracoli. Proseguend­o lungo la strada in direzione sud, è d’obbligo una tappa a Fiorenzuol­a di Focara. Passeggiat­e per il borgo antico e ammirate il panorama strepitoso, ma soprattutt­o, concedetev­i una giornata in spiaggia. Si trova ai piedi della falesia e, per raggiunger­la, dovrete percorrere (a piedi, o con una navetta in estate), i suggestivi tornanti che scendono verso il mare. Prendeteve­la comoda e immaginate che persino Dante Alighieri rimase colpito da questo tratto di costa, tanto da immortalar­e Focara in alcuni versi della Divina Commedia (Inferno XXVIII, v. 89, dove cita i venti di Focara). Prima di incamminar­vi, però, munitevi di una buona scorta d’acqua e di qualcosa di buono da mangiare, perché sulla spiaggia non troverete stabilimen­ti né bar, ma solo sabbia finissima e mare blu.

25 CHILOMETRI DI SALISCENDI

FRA BOSCHI E COLTIVAZIO­NI DI OLIVI, VITIGNI E CAMPI DI GINESTRE: UNA DELLE STRADE PIÙ BELLE D'ITALIA

È ANCORA POCO CONOSCIUTA.

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arrivando dalla SP 44.
Uno scorcio della strada che porta alla spiaggia di Fiorenzuol­a di Focara, in provincia di Pesaro e Urbino. Si può percorrere solo a piedi, arrivando dalla SP 44.
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