L'ALTA VIA del Sale
Spektakuläres Panorama auf dem ligurischen Grenzkamm — die Alta Via del Sale.
Qui in zona qualcuno lo chiama Zabriskie Point, ma a ben guardare, il tornante più spettacolare dell’Alta Via del Sale ha ben poco in comune con i paesaggi lunari della Death Valley californiana. Da questa curva, che sembra grattata nella roccia del Colle della Boaria, a circa 2.000 metri di altitudine, a colpire lo sguardo è soprattutto il verde intenso delle valli, che si dispiegano a 360 gradi. Siamo esattamente al confine tra Piemonte e Francia, su uno dei sentieri più suggestivi delle Alpi Marittime, secondo alcuni addirittura la più bella strada bianca d’Europa. A vederla, viene voglia di dargli ragione: immaginate una serpentina sterrata che riga di bianco i crinali e, dopo aver attraversato a tornanti pascoli e valichi, sempre contornata dalle cime alpine, scende verso l’entroterra ligure fino al comune di Monesi di Triora. A emozionare, oltre a una natura rigogliosa – in zona sono state censite ben 2.600 specie botaniche – è anche la storia di queste terre. Già in epoca romana, i mercanti di sale risalivano qui dal mare diretti a settentrione, seguiti, a partire dal Medioevo, dai pellegrini in cammino verso Santiago de Compostela e poi dai soldati di tutte le epoche. Alcune mulattiere, nel frattempo, sono state ampliate e nel 1800, per difendere il confine italiano, sono sorte imponenti fortificazioni militari di cui restano tracce ben conservate che, per ironia della sorte, ora si trovano in territorio francese. Tra queste c’è anche il complesso di forti del Colle di Tenda, il valico alpino a 1.870 metri che fa da spartiacque tra le Alpi Liguri e quelle Marittime. Qui la strada provinciale asfaltata che parte dalla graziosa località montana di Limone finisce e inizia lo sterrato.
Chi sale in camper o con il furgone, di solito si prende una lunga pausa, prima di rimettersi in marcia, magari verso il campeggio di Limone: dal Colle il panorama sulle valli è eccezionale e se capita di ammirarlo all’alba o al tramonto toglie letteralmente il fiato. I più parcheggiano l’auto e proseguono a piedi o in mountain bike, ma l’accesso all’Alta Via del
Sale è consentito anche alle auto e alle moto, a eccezione di alcuni giorni della settimana in cui è riservato a pedoni e ciclisti. Certo, in alcuni tratti possono venire le vertigini, ma per i meno sportivi è comunque un’occasione imperdibile per conoscere da vicino questo affascinante paesaggio alpino. QUESTA ZONA HA UNA STORIA ANTICA: DI QUI GIÀ IN EPOCA ROMANA
PASSAVA LA VIA DEL SALE,
USATA DAI MERCANTI DIRETTI AL NORD.