Adesso

I LOVE VITERBO

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AUDIO Abito a Viterbo, nel quartiere San Pellegrino. Lo so, forse non avete mai sentito parlare della mia città, o forse sì. Insomma, non è molto turistica. Cioè, qualche gruppo di turisti lo vedevamo anche noi, qui nel centro storico, prima della pandemia. Arrivavano con i pullman, parcheggia­vano in un grande piazzale e invadevano i vicoli con guide che parlavano lingue diverse. Con il Coronaviru­s, però, è finito tutto. Be’, io sono anche contento, perché così c’è meno confusione e le stradine del mio quartiere sono più pulite. Ma mi dispiace per tutta quella gente che vive di turismo. Mio cugino Franco, ad esempio, che ha un ristorante di specialità tipiche della nostra zona (una tra tutte: l’abbacchio al forno, e cioè l’agnello arrosto). Da quando c’è questa situazione non ha praticamen­te più clienti. Cerca di lavorare con il takeaway, ma le sue specialità sono troppo complicate e troppo raffinate. Il centro di Viterbo è bellissimo. Uno dei luoghi medievali meglio conservati dell’Italia centrale. Casa mia, ad esempio, è collegata alla casa accanto da un arco del XIII secolo. Se ti distrai un attimo, non sai più in che epoca ti trovi. Insomma, qui si respira un’aria molto particolar­e, che è difficile trovare in un’altra città. Poco tempo fa mi sono fatto fare anche una maglietta con su scritto I love Viterbo!

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