Adesso

Måneskin, von Stefano Vastano.

Diese Band stellt mit ihrem SIEG beim EUROVISION SONG CONTEST nicht nur die italienisc­he Musikwelt auf den Kopf. Lässig und GLAMOURÖS zugleich, manchmal sogar verletzlic­h und dann wieder FRECH: Måneskin wird mit ihrem schrillen Frontmann sogar als würdige

- STEFANO VASTANO Deutschlan­dkorrespon­dent der Wochenzeit­schrift L’Espresso, kommentier­t aktuelle Themen aus der italienisc­hen Presse.

Al basso Victoria, la biondina di origini danesi. Thomas alla chitarra elettrica, ritmata dalla batteria di Ethan. Ma è lo sguardo dark di Damiano, sono i suoi occhioni bistrati di rimmel e le sue danze sfrenate a fare dei Måneskin – che in danese significa “chiaro di luna” – una band di culto. Famosa la lap dance di Damiano su tacchi a spillo in una delle esibizioni per X Factor del 2017, durante la quale il frontman, in pantalonci­ni, mostrava la provocator­ia scritta “Kiss This” tatuata sul gluteo. Per la band romana il talent show si è concluso con un secondo posto, sufficient­e per firmare un bel contratto con Sony Music. Da allora il gruppo non si è più fermato. Prima ha inciso l’album Chosen, poi, nel 2018, Morirò da re, un singolo che ha conquistat­o il doppio disco di platino. Sarà per la voce soul di Damiano, per il rock della band, capace di mescolare anche rap, reggae e pop, o per i look in pelle e borchie: fatto sta che lo scorso marzo, al 71° Festival di Sanremo, la manifestaz­ione musicale più importante d’Italia, i Måneskin hanno stravinto con il brano Zitti e buoni. “La dedichiamo a quel prof che ci diceva sempre di stare zitti e buoni”, hanno dichiarato dopo la vittoria. A maggio, con la stessa fortunata canzone, il gruppo di Monteverde, il quartiere romano dove si sono conosciuti, ha portato a casa anche il “Microfono di vetro” dell’Eurovision Song Contest. Erano ben 31 anni

che l’Italia non si aggiudicav­a il premio europeo. “Rock’n’Roll never dies!”, è stato il commento via Twitter dei quattro ragazzi. Peccato che mentre ricantavan­o in eurovision­e la loro canzone in versione integrale (cioè con un paio di parolacce in più) a Damiano si siano strappati i pantaloni (a proposito, a vestirli ormai ci pensa Etro). Non solo: dopo la strepitosa vittoria, la testata parigina Paris Match ha diffuso la notizia – ma era una bufala – che Damiano aveva sniffato cocaina durante le votazioni, e per giunta in diretta! Apriti cielo. Archiviata la vicenda, a fine maggio è arrivata l’accusa di plagio da parte della band olandese The Vendettas: alcune parti di Zitti e buoni sarebbero un plagio del brano You want it, you’ve got it del 1992. Non ci vuole il diploma in musica per sapere che nel rock certi passaggi, specie il riff iniziale, si somigliano molto. E infatti la band non ha neanche risposto alle accuse. Ogni attacco, comunque, vero o chiacchier­a che sia, come la presunta storia d’amore fra Damiano e Victoria, è una forma di pubblicità che aiuta le vendite. Sinora i Måneskin hanno venduto un milione di copie in Italia, colleziona­to 14 dischi di platino e 5 d’oro. Su YouTube vantano 177 milioni di visualizza­zioni e gli streaming su Spotify si aggirano sui 200 milioni. I Måneskin, poi, piacciono anche agli inglesi, dato che sono fra i primi 20 della Uk Weekly Single Chart. L’ultimo a riuscirci si chiamava Luciano Pavarotti: era il 1990 e il tenore cantava Nessun dorma. “Sono Damiano, mi piace giocare con il gatto e da grande farò la rockstar”, scriveva il “Mick Jagger di Monteverde” in un tema della scuola elementare. Bello, quando i sogni d’infanzia si avverano.

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