CALABRIA TREKKING DA MARE A MARE
Von der Costa degli Aranci am Ionischen Meer bis hinüber zur Costa degli Dei am Thyrenischen Meer: ein 55 km langer Wanderweg in drei Etappen, vorbei an jahrhundertealten Olivenbäumen und durch geschichtsträchtige Dörfer, ein Outdoor-Abenteuer und eine wundervolle Gelegenheit zum Eintauchen in den Spirit Kalabriens.
Prendete una regione ancora poco battuta dal turismo di massa come la Calabria, aggiungete un sentiero che collega due coste, attraversando oasi naturali e boschi, punteggiati di borghi storici, distese di grano, fichi d’India e olivi secolari; completate con spiagge di sabbia fina, mare trasparente e una cucina tra le più saporite d’Italia: ecco a voi il Cammino Kalabria Coast to Coast!
Inaugurato nel 2020, si sviluppa in 55 chilometri dalla Costa degli Aranci, sul Mar Ionio, alla Costa degli Dei, sul Mar Tirreno, e permette di conoscere, in tre giorni, lo spirito autentico della regione. Il consiglio dell’associazione Kalabria Trekking, che lo ha ideato e lo gestisce, è di partire dal paese di Soverato, sulla costa ionica. Il motivo è essenzialmente pratico, perché nel senso opposto si camminerebbe sempre con il sole negli occhi. D’altra parte Soverato, detta anche “la perla dello Ionio”, grazie alla sua spiaggia di sabbia dorata e al bel lungomare è il luogo perfetto per raccogliere le forze prima di mettersi in cammino. Non mancano alcune interessanti attrazioni storico-artistiche, come la splendida Pietà di Antonello Gagini, del 1521, custodita nella chiesa di Maria Santissima Addolorata. Dopo aver lasciato il paese, si procede lungo un’antica mulattiera e lo sguardo si apre sul golfo
di Squillace. La prima tappa è il paese di Petrizzi, dove concedersi il meritato riposo all’ombra del monumentale pioppo di Piazza Regina e gustare il “menu del viandante” in una delle strutture accreditate del Kalabria Coast to Coast. Il giorno successivo attende i camminatori la tappa più impegnativa, lunga ben 23 chilometri. Si attraversano i paesi di Chiaravalle Centrale, di San Vito sullo Ionio, con la sua tradizione di pipe artigianali, di Polia, e si arriva poi in una grande area verde che comprende il Monte Coppari (951 m), il punto più alto del percorso. Infine, si scende al grazioso borgo di Monterosso Calabro, che deve il proprio nome all’attività millenaria di tintura tessile con la grafite. Per affrontare la terza tappa è necessario munirsi di abbondanti quantità d’acqua, non solo perché non troverete fonti lungo il sentiero, ma anche perché è la più soleggiata. Niente paura, per rinfrescarsi, a circa metà percorso, c’è il lago dell’Angitola, nel Parco naturale regionale delle Serre, il luogo ideale per riprendere fiato prima di iniziare la discesa, accompagnati dal panorama sul golfo di Sant’Eufemia. E poi, ecco Pizzo Calabro, il punto d’arrivo: un tartufo di Pizzo Igp in una delle gelaterie di Piazza della Repubblica, una sosta nella chiesa barocca di San Giorgio, con la statua del Cristo di Gian Lorenzo Bernini, una visita al Castello Aragonese, dove nel 1815 venne fucilato il generale francese e re di Napoli Gioacchino Murat, e uno sguardo alla suggestiva installazione in rete metallica dell’artista Edoardo Tresoldi, Il collezionista di venti. E per finire, la spiaggia della Marina, per un tuffo nel mare blu!