Adesso

Eine teuflisch schöne Ecke am Golf der Engel.

In Cagliari ist was los! Tag und Nacht ist der kilometerl­ange Strand Poetto der Hotspot des Stadtleben­s. Wer’s ruhiger mag, fährt auf der SP 17 nach Villasimiu­s und genießt ein imposantes Panorama und die traumhafte­n Sandstränd­e im Südosten Sardiniens.

- TESTO FABRIZIA MEMO FOTO GIANFRENK

L’azzurro del mare con le sue infinite sfumature, il verde della macchia mediterran­ea, il bianco della sottilissi­ma spiaggia. Non c’è dubbio: percorrere la SP 17 da Cagliari a Villasimiu­s, lungo uno dei tratti costieri più belli dell’isola, è un autentico piacere per gli occhi. Il punto di partenza è la zona di Quartu Sant’Elena, dove le scogliere ricoperte di eucalipti e pini della baia di Cala Regina scendono a picco sul mare e, nelle insenature di Mari Pintau, le acque trasparent­i lasciano intraveder­e saraghi e castagnole. Alle belle spiagge di Villasimiu­s, il punto di arrivo, si giunge dopo aver superato il suggestivo promontori­o di Capo Boi, porta di accesso all’area marina protetta di Capo Carbonara. Prima di mettervi in auto, però, seguitemi a Cagliari, perché il nostro viaggio alla scoperta della Sardegna sud-orientale non può che cominciare da qui.

Lo zampino del diavolo

La leggenda narra di un’epica battaglia nei cieli di Cagliari per la conquista della meraviglio­sa costa. A contenders­ela sono gli angeli, capitanati dall’arcangelo Michele, e i diavoli, guidati da Lucifero. Alla fine gli angeli hanno la meglio e Lucifero, disarciona­to, perde addirittur­a la sella, che cade sulla terra e diventa pietra. Ecco spiegato il nome della Sella del Diavolo, il promontori­o che con la sua forma particolar­e caratteriz­za la celebre spiaggia del Poetto, a Cagliari. Che ci sia davvero lo zampino del diavolo o meno, avere paura di immergersi nel mare limpido e cristallin­o di questo luogo davvero paradisiac­o è praticamen­te impossibil­e. Ricordo che da bambini, ogni volta che ci tuffavamo per esplorare il fondale, facevamo una scoperta nuova: trovavamo conchiglie meraviglio­se e multiformi, veloci paguri e tante stelle marine. Oggi è molto raro vedere le stelle marine, ma il fascino del Golfo degli Angeli è rimasto lo stesso. La spiaggia del Poetto, a cui i cagliarita­ni sono molto affezionat­i, è lunga ben 8 chilometri, dal porto turistico di Marina Piccola fino alla cittadina di Quartu Sant’Elena. È una spiaggia prevalente­mente libera, ma attrezzata, in cui si trovano diversi chioschett­i. Gli stabilimen­ti balneari sono solo due: il D’Aquila alla seconda fermata e il Lido alla terza. Cosa sono “le fermate”? Il punto di riferiment­o dei cagliarita­ni, quando vanno al mare. La strada del lungomare del Poetto è infatti pedonale, quindi gli unici automezzi autorizzat­i sono gli autobus, che sostano alle diverse fermate. La prima si trova in corrispond­enza di Marina Piccola, ai piedi della Sella del Diavolo. Si scende qui per fare meraviglio­se passeggiat­e sul molo o per frequentar­e una delle scuole di windsurf. La spiaggia del Poetto è meno ventilata rispetto ad altre spiagge della Sardegna proprio grazie alla Sella del Diavolo, che la protegge dalle correnti più forti. Anche se il suo mare cristallin­o, vicino alla riva, è quasi sempre tranquillo, se si va al largo il vento è ottimo per praticare windsurf. A partire dalla quarta fermata la spiaggia è libera, ma non mancano neanche qui i chioschett­i, che di giorno rappresent­ano importanti punti di ristoro dove giocare all’immancabil­e biliardino; di notte diventano il cuore della movida cagliarita­na, dove fare ottimi aperitivi al tramonto o godersi concerti dal vivo. Questi luoghi sono i primi ricordi che ho di Cagliari, città dove per più di 20 anni ho trascorso tutte le estati della mia vita.

La rinascita della città

Nell’ultimo ventennio, Cagliari ha conosciuto una vera e propria rinascita. Ha scoperto di essere meraviglio­sa e ha investito tutte le sue energie nel valorizzar­e ogni angolo nascosto. Un esempio tra tutti è il Bastione di Saint Rémy, considerat­o un tempo un luogo malfamato. Oggi, dopo un accurato restauro, la monumental­e porta d’ingresso al centro storico, con l’immensa terrazza da cui si gode una vista impareggia­bile sull’intera città, è uno dei punti di riferiment­o per il tempo libero di cagliarita­ni e turisti. Il bastione è anche uno degli accessi al quartiere Casteddu. Posto alle pendici di un colle ben difeso da mura, torri e bastioni, ha origine medievale ed è caratteriz­zato da suggestive stradine e vicoli, oltre che da diversi edifici religiosi, come la chiesa di Santa Lucia, risalente al XVI secolo, in stile gotico-aragonese, o la cattedrale di Santa Maria Assunta e di Santa Cecilia. Tra i vicoli medievali si trova anche la Cittadella dei Musei, dove hanno sede la Pinacoteca e il Museo Archeologi­co, un polo molto importante, che custodisce numerosi reperti archeologi­ci provenient­i dai siti di tutta la Sardegna, tra cui i cosiddetti Giganti di Mont’e Prama, gli unici esemplari di statue in pietra del periodo nuragico (900700 a.C.) arrivate fino a noi.

Il centro di Cagliari non si limita però solo a Casteddu. Da Piazza della Costituzio­ne si dipartono le vie principali dello shopping, Via Giuseppe Garibaldi e Via Giuseppe Manno. Scendendo da Piazza Yenne lungo lo spazioso Largo Carlo Felice si arriva al porto principale di Cagliari, che, a differenza di tanti altri porti, un po’ caotici e poco attraenti, è signorile e si affaccia su una delle più belle strade della città, Via Roma. Ecco, questa era la prima immagine che mi regalava Cagliari, quando ci venivo in nave da bambina: gli eclettici edifici porticati in stile rinascimen­tale, classico o liberty di Via Roma, lo storico grande magazzino La Rinascente, i bar, le palme, la vita che scorreva vivace. Poi si cresce e i luoghi dell’infanzia iniziano a stare un po’ stretti e a non bastare più.

Sulla SP 17

Avevo 20 anni, quando ho iniziato a esplorare la costa orientale. Una volta percorso il lungomare fino in fondo – lasciandos­i alle spalle la Sella del Diavolo, con le saline e lo stagno di Montelargi­us popolati da fenicotter­i rosa – e raggiunto Margine Rosso, vale a dire la punta orientale della spiaggia del Poetto, la strada si congiunge con la Provincial­e 17, una panoramica che corre nella macchia mediterran­ea, tra cespugli di ginepro, lentisco, mirto ed eucalipto. Le curve si susseguono, aprendo scorci su calette, spiagge e punti panoramici mozzafiato. Una delle prime soste obbligate è quella sulla spiaggia di Mari Pintau, che in sardo significa “mare dipinto”. Mai nome fu più azzeccato: dalla riva i ciottoli granitici si diradano a poco a poco fino a fondersi con la finissima sabbia bianca, in un incontro che regala ai riflessi del fondale un colore inimitabil­e. Proseguend­o, si incontrano prima la spiaggia di Kal’e Moru, caratteriz­zata dai granelli dorati e dal mare ricco di sfumature turchesi, poi il piccolo ma vivace paesino di Torre delle Stelle, con due spiagge molto apprezzate dagli appassiona­ti di snorkeling e pesca subacquea, Cann’e Sisa e Genn’e Mari. Tutte queste meraviglio­se spiagge hanno in comune i fondali di sabbia grossa, che le correnti marine fanno fatica a sollevare. Ecco perché l’acqua rimane sempre cristallin­a e la luce solare crea mille sfumature color smeraldo, azzurro, turchese, regalando all’intera costa un fascino unico. Lungo l’intero percorso si intravedon­o antiche

torri di avvistamen­to, che in passato avevano la funzione di prevenire le incursioni piratesche dei Saraceni. Una delle più celebri è la Torrezilla, la torre spagnola del promontori­o di Capo Boi, uno dei punti panoramici più belli della zona. Da qui lo sguardo arriva fino all’isola disabitata dei Cavoli, a Capo Carbonara e all’omonima area marina protetta, con calette meraviglio­se, alcune raggiungib­ili solo via mare.

Verso Villasimiu­s

A partire da Capo Boi, le curve si fanno più impervie, ma vale sicurament­e la pena di proseguire. Una volta superata la meraviglio­sa spiaggia di Porto Sa Ruxi, si raggiunge una delle località più amate dai cagliarita­ni per le vacanze, Villasimiu­s. Prima di vedere “Villa” (così la chiamano i cagliarita­ni) con i miei occhi, devo ammettere che considerav­o esagerato chi ne esaltava l’impareggia­bile bellezza. Quando l’ho visitata per la prima volta mi sono resa conto che renderle giustizia con le parole è molto difficile. “Villa” è una di quelle meraviglie della Sardegna di cui non ci si stanca mai, soprattutt­o grazie alle sue spiagge: tante, bellissime e ciascuna unica nel suo genere. La spiaggia di Campus e quella di Campulongu, con le dune di sabbia finissima, la spiaggia di Cuccureddu­s, che prende il nome da un insediamen­to archeologi­co fenicio-romano dell’entroterra ed è raggiungib­ile solo via mare; la particolar­e spiaggia del Riso, con i granelli di sabbia a forma di chicchi di riso; la piccola Cala Caterina. La mia preferita in assoluto è la spiaggia di Porto Giunco, sul lato orientale di Capo Carbonara. È detta “la spiaggia tra i due mari” perché un lembo di sabbia fina separa il mare limpidissi­mo dallo stagno di Notteri, popolato da fenicotter­i rosa. Molti preferisco­no l’altrettant­o suggestiva, ma più selvaggia, spiaggia di Punta Molentis, che si trova isolata più a est e si raggiunge da Villasimiu­s percorrend­o un’altra meraviglio­sa strada panoramica, la SP18, che corre lungo il primo tratto della costa orientale dell’isola. È il caso di spingersi ancora più in là, fino alla lunga spiaggia di Costa Rei: ben 10 chilometri di sabbia bianca finissima che arrivano a toccare Capo Ferrato. E se non bastasse, nei dintorni sono tanti gli arenili altrettant­o affascinan­ti, come la candida spiaggia di Cala Sinzias, protetta da due promontori, o Cala Pira, sorvegliat­a da una torre aragonese. Da ragazza, il mio viaggio in genere si concludeva qui, anche se poi, in Sardegna, ho visitato tanto altro, senza finire mai di scoprire qualcosa di nuovo.

 ??  ??
 ?? Una spettacola­re veduta della spiaggia e della torre di
Porto Giunco, a Villasimiu­s. ??
Una spettacola­re veduta della spiaggia e della torre di Porto Giunco, a Villasimiu­s.
 ?? La spiaggia del Poetto, a Cagliari. ??
La spiaggia del Poetto, a Cagliari.
 ?? Veduta della spiaggia
di Punta Molentis. ??
Veduta della spiaggia di Punta Molentis.
 ?? Sabbia bianca e acque cristallin­e a Costa Rei. ??
Sabbia bianca e acque cristallin­e a Costa Rei.

Newspapers in Italian

Newspapers from Austria