Italienisch für knifflige Situationen: gli stati d’animo.
Matteo è al telefono con un collega di lavoro, che è anche un suo caro amico.
Matteo: Senti, volevo già chiedertelo oggi in ufficio, ma non c’è stata l’occasione... C’è qualcosa che ti preoccupa? Ti ho visto un po’ giù, abbattuto. Anche in riunione avevi una faccia! Non è da te, di solito sei allegro e di buon umore... Gianni: No, niente, è solo che ultimamente ho la testa piena di dubbi, sono un po’ confuso.
Matteo: Dai, forza, immagino che in questo periodo tu sia piuttosto ansioso, visto che tra un mese ti sposi! Ma è normale, anch’io, credimi, ero molto agitato e nervoso, prima del matrimonio!
Gianni: Ah, davvero? Sono sorpreso, non me n’ero proprio accorto, mi sei sempre sembrato rilassato, tranquillo, sprizzavi gioia da tutti i pori...
Matteo: E no, invece! ... Senti, non per impicciarmi degli affari vostri, ma Cristina come si sente, anche lei è un po’ preoccupata?
Gianni: No, affatto! È al settimo cielo, lei ha le idee chiare ed è sempre ottimista, la conosci.
Matteo: Anche tu dovresti essere felice e soddisfatto!
Gianni: Ma non sono triste! Un po’ spaventato prima del grande passo, questo sì. Matteo: Non è poi così terribile come sembra, coraggio!
Gianni: Eh vabbè, speriamo... Mi sento in colpa, però!
Matteo: E perché?
Gianni: Cristina sta organizzando tutto da sola e sicuramente è delusa del fatto che io non mostri tanto interesse. Sono arrabbiato con me stesso.
Matteo: Eh sì, non mi sembri molto coinvolto.
Gianni: L’altro giorno, per esempio, dovevamo incontrarci dall’orefice per le fedi, io me ne sono ricordato solo all’ultimo minuto e mi sono presentato, imbarazzatissimo, con mezz’ora di ritardo. Lei non l’ha presa troppo bene...
Matteo: E ci credo! Senti, basta piangerti addosso! Visto che sei un po’ giù di corda, che ne dici se domani sera andiamo a bere qualcosa insieme e facciamo due chiacchiere?
Gianni: Sì, dai, mi fa piacere, anche perché che noia stare a casa senza far niente!