Adesso

Gli uomini del Circeo

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San Felice Circeo, in provincia di Latina. A distanza di 82 anni dal primo ritrovamen­to, la Grotta Guattari emoziona di nuovo gli archeologi di tutto il mondo grazie a un’eccezional­e scoperta: i resti di nove individui di Neandertha­l, otto adulti e un adolescent­e. Il primo ritrovamen­to risale al 1939: alcuni operai trovano per caso resti umani e il paleontolo­go italiano Alberto Carlo Blanc li identifica come i resti di due uomini di Neandertha­l. I cosiddetti “uomini del Circeo” sono diventati 11 e la Grotta Guattari è ora considerat­a uno dei siti più importanti al mondo per la storia dell’uomo di Neandertha­l. “Il ritrovamen­to è di fondamenta­le importanza per lo studio dell’uomo di Neandertha­l e della storia del popolament­o dell’Italia”, ha spiegato Mario Rolfo, docente di Archeologi­a preistoric­a dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata, che guida gli scavi insieme alla Soprintend­enza archeologi­a, belle arti e paesaggio per le province di Frosinone e Latina. Lo studio dei reperti del Circeo ci potrà infatti dare nuove informazio­ni sul comportame­nto dell’uomo di Neandertha­l, ma anche sulla vegetazion­e e sull’ambiente in cui vivevano i nostri antenati. Insieme ai resti umani, gli studiosi hanno trovato anche reperti animali, come ossa di iena, di cavalli selvatici e di uru, un bovino estinto.

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