Adesso

IL LIBRO E L’AUTORE

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L’autore milanese include nella raccolta Sessanta racconti, che cura nel 1958, il meglio di tre volumi già pubblicati in precedenza, più alcuni testi usciti in periodici. Il libro vince il Premio Strega e diventa uno dei testi più letti dagli italiani. Buzzati ha iniziato la sua carriera al Corriere della Sera, come praticante di cronaca nera, un’attività cui, tolto il periodo di guerra in cui è stato corrispond­ente, rimarrà legatissim­o fino all’ultimo. Nel 1940 è apparso il suo romanzo più celebre, Il deserto dei tartari. Sono però i racconti a portarlo al successo, che gli permette poi di spaziare fra diversi generi, tra cui il teatro e il fumetto (Buzzati è anche un eccellente pittore), e di dedicarsi ai reportage di viaggi internazio­nali. Nei racconti troviamo espressa la vena migliore della sua arte, accostata a quella di Kafka e Camus: l’invenzione surreale di mondi misteriosi. Legati alla metropoli moderna e ai suoi fatti di cronaca, ma anche profondame­nte radicati nella natura, i racconti cercano di cogliere l’ineffabili­tà dell’esistenza umana, spesso svolgendos­i in un tempo sospeso.

→ GENERE: narrativa surreale. LINGUA: facile.

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