Adesso

DIALOGANDO

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Italienisc­h für knifflige Situatione­n: l’orario.

Chiara è a casa e sta aspettando un’amica che deve passare a prenderla.

Chiara: Scusa, ma che ore sono?

Matteo: Un attimo... le sei in punto, perché?

Chiara: Già le sei!!! Accidenti, faremo tardi...

Matteo: Ma di che parli?

Chiara: No, di Anna... figurati, non è ancora arrivata, è in ritardo come al solito! Avevamo appuntamen­to per le cinque e mezzo, sei meno venti al massimo...

Matteo: Dai, rilassati, sarà qui da un momento all’altro. Avrà trovato traffico, è l’ora di punta!

Chiara: Certo, lei però è una ritardatar­ia cronica, devo sempre aspettarla per ore! Matteo: Non esagerare, si sarà presa il solito quarto d’ora accademico...

Chiara: No, altro che una quindicina di minuti, la conosco ormai da anni, mai una volta che sia arrivata in orario a un appuntamen­to! Ieri, poi, è andata a una festa, avrà fatto sicurament­e le ore piccole e oggi se la starà prendendo comoda!

Matteo: Non tutti sono così precisi e puntuali come te... anzi tu hai il difetto opposto. Chiara: E sarebbe?

Matteo: Quello di voler arrivare sempre in anticipo, in largo anticipo direi... Quando dobbiamo incontrare i nostri amici, non solo dobbiamo aspettare puntualmen­te i loro 10 minuti di ritardo, ma ci devo aggiungere anche i 20 minuti di anticipo con cui tu mi costringi ad arrivare all’appuntamen­to!

Chiara: Senti, quale orologio hai guardato... mica quello della cucina, che va sempre un po’ avanti?

Matteo: No, no, ho controllat­o qui sul telefonino. Quindi l’orario è preciso.

Chiara: Mannaggia, sono le sei passate... chissà fino a che ora resta aperto il negozio! Matteo: Tranquilla, di solito i negozi in centro sono aperti fino alle sette di sera, alcuni chiudono anche dopo.

Chiara: Sì, ma poi non avremo neanche un’oretta per fare i nostri acquisti! Guarda, non aspetto un secondo di più, prendo la macchina e ci vado da sola!

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