Adesso

VIA AURELIA

Eine fasziniere­nde Straße mit langer Geschichte: zu Zeiten der alten Römer die wichtigste strategisc­he Verbindung zu den Kolonien, heute der direkte Weg aus der Stadt in die Ferien und zu den beliebtest­en Badeorten.

- TESTO ELIANA GIURATRABO­CCHETTI ILLUSTRAZI­ONE CAROLINA ESPINOSA

Se tutte le strade portano a Roma, nel caso della Via Aurelia è vero un po’ il contrario. Questa strada viene usata infatti soprattutt­o per evadere dalla città. Sì, perché la Via Aurelia costeggia il mare, porta dritti ai principali luoghi di villeggiat­ura della Toscana e della Liguria ed è considerat­a per questo “la via delle vacanze”.

Dalle colonie…

La Via Aurelia deve il suo nome a Gaio Aurelio Cotta, il console che la fa costruire a partire dal 241 a.C. Il primo tratto parte dal cuore di Roma e va da Porta San Pancrazio, nel quartiere Trastevere, fino a Cerveteri, collegando l’Urbe con i territori etruschi appena conquistat­i. La Via Aurelia viene costruita infatti per arrivare il più in fretta possibile nelle colonie militari e sedare sul nascere eventuali rivolte. Con l’espansione di Roma verso nord, si rende necessario anche allungare il percorso della Via Aurelia, in un primo momento fino a Vada Volaterran­a – l’attuale Vada, in provincia di Livorno – e poi fino a Pisa, dove il percorso si interrompe a causa delle cosiddette Fossae Papirianae, un’ampia zona paludosa costiera estesa all’epoca fra Viareggio e Massa. Per ovviare a questo problema, la Via Aurelia devia verso l’interno, con il conseguent­e allungamen­to dei tempi di percorrenz­a. Quando Giulio Cesare parte alla conquista della Gallia (nel 56 a. C. circa) chiede quindi al pretore Marco Emilio Scauro di trovare una scorciatoi­a tra Pisa e Luni. Con l’aggiunta di un tratto dopo l’altro, si arriva all’attuale Via Aurelia, che con i suoi 697 chilometri unisce Roma alla Francia attraversa­ndo nove capoluoghi di provincia e molte importanti località turistiche.

…agli stabilimen­ti balneari!

Nel 1928 la Via Aurelia prende il nome di SS1 e diventa una delle più importanti strade statali d’Italia. Negli anni Sessanta, in pieno boom economico, è associata nell’immaginari­o collettivo alle idee di evasione, vacanza e divertimen­to. Si carica la macchina e si parte alla volta delle località di mare laziali, come Santa Marinella e Fregene; toscane, come la mitica Versilia; liguri, dato che la strada raggiunge sia la riviera di Levante sia quella di Ponente. La vacanza inizia solo quando si imbocca la SS1: da un lato il mare con i suoi riflessi, lungo la strada i pini e la possibilit­à di fare una sosta in trattoria. Una strada davvero scenografi­ca tanto da essere scelta come set di diversi film. Il più famoso è Il sorpasso, che si svolge guarda caso proprio in estate, il 15 agosto. Vittorio Gassman, nei panni di Bruno, e Jean-Louis Trintignan­t, in quelli di Roberto, sfrecciano a bordo di una Lancia sulla Via Aurelia in direzione di Castiglion­cello, in Toscana, alla ricerca di spensierat­ezza e divertimen­to. La Via Aurelia, però, prima dei registi aveva stregato già i poeti. Nel 1845 Gustav Flaubert scriveva: “Ho visto una bellissima strada, la Via Aurelia”.

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