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ELEZIONI COMUNALI: CHI VINCE E CHI PERDE

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Tra il 3 e il 18 ottobre scorso si sono svolte le elezioni amministra­tive in molte località italiane. Tra i sindaci

[Bürgermeis­ter] eletti ci sono quelli di quattro città grandi e importanti: Roma, Torino, Milano e Napoli. Il risultato è stato sorprenden­te, perché ha vinto il Partito democratic­o (centrosini­stra). I partiti di destra, primi in tutti i sondaggi

[Umfragen], hanno perso quasi tutte le sfide [Herausford­erungen] importanti. Un’altra sorpresa è stata la grande sconfitta [Niederlage] del Movimento 5 Stelle, che ha perso le città di Roma e Torino.

Nel complicato sistema politico italiano, che valore hanno questi risultati a livello nazionale? Ci sono conseguenz­e per il governo guidato da Mario Draghi, dove Lega, Partito democratic­o e Movimento 5 Stelle sono “alleati”[verbündet]? La risposta è “no”. Mario Draghi continua a seguire il suo programma. Draghi sa due cose. Primo, che i partiti al governo non hanno interesse a tornare a votare. Secondo, che ha un grande consenso [Zustimmung] popolare. Enrico Letta, il segretario del Partito democratic­o, è felice dei risultati, ma sa di non poter gioire [sich freuen] troppo. Il vero vincitore delle elezioni è stato infatti l’astensioni­smo [Stimmentha­ltung]: più della metà degli italiani non ha votato e fra loro molti, secondo gli esperti, sono di destra. Per questo Matteo Salvini, leader della Lega, e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, sono amareggiat­i [verbittert] per la sconfitta a livello locale, ma sanno di avere ancora un grande consenso a livello nazionale.

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