“Se c’è una chance, quella chance è adesso!”
Alla situazione politica è strettamente intrecciata quella economica. Il rimbalzo positivo, dopo la crisi provocata dalla pandemia, ha fatto crescere il Pil del 6%, più delle previsioni. Gli osservatori prevedono che già nella primavera del 2022 si raggiungeranno valori superiori a quelli precedenti alla crisi. L’Italia è pronta a consolidare questi risultati? Quali sono le condizioni per farlo? L’aumento dei prezzi delle fonti energetiche e l’inflazione che ne seguirà avranno la forza di arrestare questo trend positivo?
Iacona: Il rimbalzo dell’economia è chiaramente un segno molto positivo, ma è anche legato al fatto che prima era tutto chiuso e adesso, con le riaperture, l’economia è ripartita a tutta velocità. Adesso bisogna seminare, in maniera tale da avere una foresta dalle radici solide, per poter creare le condizioni di uno sviluppo buono, duraturo, che crei nuovi posti di lavoro e che ci consenta piano piano di rientrare dal debito pubblico. Per questo non possiamo sprecare la grande occasione del Pnrr, dopo aver fatto tanto debito. Pongratz: Decisiva sarà la capacità di spendere i soldi del Recovery Fund. Lo ha ricordato di recente il professor Carlo Cottarelli. L’Italia si trova di fronte a un’occasione immensa. Non ha mai affrontato una crisi disponendo di così tanto denaro da investire. L’importante è spendere tutti questi soldi nel modo giusto. Certo, le cose non succedono dall’oggi al domani e ci sono da affrontare molte riforme, a cominciare da quella della giustizia, fino a quella della semplificazione della burocrazia, senza le quali qualunque iniziativa si rivelerebbe inutile. Tutti sanno che è difficile, qualcuno pensa che sia impossibile, ma se c’è una chance, quella chance è adesso.