Adesso

CAGLIARI E LA SELLA DEL DIAVOLO

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Ero sulla spiaggia del Poetto, a sud di Cagliari. Alla mia destra vedevo il promontori­o chiamato “la Sella del Diavolo”. Mi trovavo sotto all’ombrellone perché, anche se sono sarda, non mi piace molto il sole. Mio marito invece continuava a fare su e giù in windsurf. C’era un bel vento. A un certo punto ho visto un’ombra alla mia sinistra. Ho pensato a un venditore ambulante e non mi sono voltata. “Signora”, ha detto una voce profonda. Una voce che, a ripensarci, faceva un po’ paura. Ma non mi sono girata. Continuavo a guardare l’orizzonte e le vele dei windsurf. Cercavo mio marito e non lo trovavo. “Signora” ha ripetuto la voce. “Lo sa perché il promontori­o si chiama Sella del Diavolo?” Quella domanda, pronunciat­a con accento non sardo, mi ha fatto pensare che a rivolgermi la parola fosse un forestiero che voleva informazio­ni. “Lo sapevo una volta”, gli ho detto senza voltarmi. “Qui, secondo una leggenda, i demoni hanno combattuto contro il Signore e il Diavolo ha perso la sua sella”. Intanto continuavo a guardare il mare. Ma dov’era mio marito? “Proprio così”, ha detto la voce. “E oggi sono venuto a riprenderl­a”. Mi sono voltata di scatto. L’ombra non c’era più. Il sole era forte. Ho visto mio marito che usciva dall’acqua e si sdraiava sulla sabbia. Mi sono alzata e mi sono avvicinata. “Stavo per affogare” mi ha detto. “Sono caduto in acqua e ho avuto un attacco di panico”. Ho guardato il promontori­o. Sopra mi sembrava di vedere una figura curva e di sentire qualcuno che rideva…

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