VIVERE LA MODA DA CASA
I PARAMETRI CHE RIGUARDANO L'IMMAGINE SI SONO SPOSTATI DURANTE LA PANDEMIA. I MARCHI E I RIVENDITORI DEVONO ADATTARSI SENZA PERDERE APPEAL
Con la chiusura degli studi fotografici e degli showroom, l'implementazione delle regole di distanzamento sociale e la cancellazione delle sfilate, le aziende della moda devono pensare a nuovi mezzi per produrre i loro lookbook e le immagini dei prodotti. Una soluzione, come si vede con gli esempi di giganti come Asos, è quella di inviare i prodotti a casa dei modelli, che fanno lo styling da solo e si fotografano. In altri casi, i modelli sono ripresi dai fotografi tramite FaceTime - un approccio, questo, adottato da Good American. Altri, come Eloquii e Storq, marchi di moda plus size e maternity, hanno dato una licenza creativa agli influencer con cui lavorano per produrre delle immagini.
Questo passaggio a spazi "reali" e informali nelle immagini fashion si sta aggiungendo a quelle "quotidiane". Le modelle possono essere viste oziare sui cuscini con una tazza di caffè in mano: un gesto privato per la maggior parte delle persone. Molte foto hanno un'estetica da "istantanea", non professionale. Questo filone di immagini esalta una nuova sensibilità, che privilegia l'autenticità, l'umanità e la sicurezza rispetto al lusso estremo. La rinnovata attenzione al lato "personale" favorisce la connessione dei consumatori all’identità del marchio e stimola gli acquisti. La maggior parte di noi - che non può avere il lusso di un truccatore professionista, stilylist o art director quando si scatta una foto - trascorre molto tempo all'interno dei confini di casa, quindi ora possiamo relazionarci molto di più con i modelli, che fanno la stessa cosa.
Ma questo significa un drastico cambiamento nel marketing? In un certo senso, gli ultimi anni con blog, fotografia street e immagini di influencer ci hanno abituato a questi cambiamenti di valore. Un'altra tendenza che ha spianato la strada a vivere la "moda da casa" è l'estetica hygge fai-da-te che ha visto un aumento di popolarità negli ultimi anni.
I retailer dovrebbero sfruttare tutto questo. Seguite l'esempio del negozio ITK in Lettonia. Sul sito web, vedete i risultati di un servizio fotografico di Zoom, che mostra il co-fondatore Artem Belikov a casa (un piccolo appartamento molto simile, con bicicletta e tavolino in disordine) vestito con i capi del negozio mentre svolge delle attività quotidiane: esercitarsi, leggere una rivista, strimpellare una chitarra. Visti i budget ridotti, questo riduce notevolmente il costo delle operazioni di marketing. Perché non andare ancora oltre e coinvolgere la clientela, proprio come hanno fatto marchi come Storq? In questo modo promuovete anche un legame più stretto con i clienti: la risorsa più preziosa.