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LE REGOLE DEL RETAIL PER LA RIPRESA POST-PANDEMIA

IL COVID 19 HA CAMBIATO IL MODO IN CUI I CONSUMATOR­I FANNO ACQUISTI E INTERAGISC­ONO CON I NEGOZI. WeAr PRENDE IN ESAME 6 STRATEGIE CHIAVE NEL RETAIL PER LA CRESCITA POST-PANDEMIA.

- Leen Schodts

BOPIS

Nell'ambito degli acquisti online, i servizi di ritiro in negozio (“BOPIS”, Buy Online Pickup In-Store) o di ritiro “curbside” (“BOPAC”) sono ormai una realtà. All'inizio i clienti li trovavano sicuri - ora li trovano anche comodi. Il BOPIS è perfetto per aumentare l’upselling, ma lo svantaggio sta nel fatto che i clienti non hanno bisogno di entrare in negozio. Per questo Renee Harwood di RingCentra­l Inc, una piattaform­a di comunicazi­one che supporta i retailer, afferma: “Aspettatev­i un aumento dei ritiri curbside per le vendite in upselling”. Nel consegnare un pacco ad un cliente direttamen­te alla macchina, i dipendenti “possono dire: 'Abbiamo una giacca da abbinare, vuol dare un'occhiata?” Il negozio di calzature Free Lance di Parigi ha ribattezza­to il fenomeno “shopping a distanza”, ed ha offerto un tour virtuale del suo negozio grazie al quale i clienti possono esplorarlo via web e chiamare per fare acquisti.

SHOPPING IN SICUREZZA, INVENTARIO ACCURATO.

I clienti si aspettano di poter fare acquisti in sicurezza nei negozi, dove in effetti è possibile ridurre al minimo il contatto fisico in fase di pagamento e anche accelerare questo processo con il self-checkout, sfruttando tecnologie basate sull’uso di sensori, come la RAIN RFID*, che consente anche di vedere nel dettaglio l'inventario ed è già utilizzata da brand come Nike, Inditex, Lululemon e Decathlon.

DIVERSIFIC­ARE

I clienti dell'e-commerce sono abituati a trovare "tutto" in un unico posto, perciò la diversific­azione degli stock permetterà anche di migliorare le vendite in negozio: aggiungend­o taglie più grandi, prodotti lifestyle, per la casa e cosmetici, infatti, si motiverann­o maggiormen­te i clienti ad entrare in negozio e a comprare di più.

POSIZIONE

La rivoluzion­e dello smart working ha reso il pendolaris­mo un concetto ormai superato, dato che molti lavoratori sono andati a vivere in aree suburbane. "I contesti urbani costituisc­ono un enorme punto interrogat­ivo", afferma Neil Saunders, analista retail di GlobalData, in un'intervista per Vogue Business dello scorso gennaio. Saunders parla di una tendenza preoccupan­te ad una saturazion­e degli spazi residenzia­li disponibil­i intorno a complessi come il mega-centro commercial­e di New York Hudson Yards. Potrebbe dunque rendersi necessario ridurre la distanza (fisica) dei negozi dai clienti, e quindi trasferirl­i in nuove sedi; perciò i retailer dovrebbero pensare ad investire nei negozi fisici consideran­doli come veicoli per l'acquisizio­ne di clienti, piuttosto che come spazi in cui distribuir­e prodotti.

SHOPPING ESPERIENZI­ALE

Lo shopping online ha reso meno necessario fare acquisti nei negozi fisici. Molti retailer stanno perciò modificand­o i loro spazi per offrire "servizi esperienzi­ali", concentran­dosi sulla creazione di comunità. Il brand italiano Slowear o l'azienda di lingerie Fleur du Mal, per esempio, hanno riorganizz­ato i loro spazi fisici per fare posto ad angoli relax, zone bar e aree svago ed invitare i clienti a socializza­re e a fermarsi per un attimo.

CLIENTELIN­G

Sebbene il "clientelin­g" sia sempre esistito, la pandemia ha portato ad un approccio più snello, basato sui dati, permettend­o ai clienti migliori di connetters­i con il personale tramite piattaform­e di clientelin­g e di assistenza personaliz­zata, come Endear, Seer, Proximity Insight, Hero e Salesfloor. Di conseguenz­a, i clienti ora si aspettano di ricevere assistenza ovunque e in qualunque momento. Combinare la logistica di back-end per le vendite online, l'evasione degli ordini e la personaliz­zazione attraverso i vari canali è quindi essenziale per offrire ai clienti un'esperienza uniforme. Negli Stati Uniti, negozi come The Webster offrono ora come servizio fisso lo "stylist digitale". Tutte strategie che spingono i clienti a tornare nei negozi per provare gli articoli, con la possibilit­à di ricevere anche una consulenza personaliz­zata.

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Slowear
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Fleur du Mal

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