WeAr (Italian)

DROPSHIPPI­NG: IL MODELLO DI BUSINESS IDEALE? REPORT STRUMENTI AL SERVIZIO DELLA TRASPARENZ­A:

A PRIMA VISTA L'IDEA È GENIALE: IL RETAILER VENDE ONLINE I PRODOTTI, CHE VENGONO SPEDITI DIRETTAMEN­TE DAL FORNITORE AL CLIENTE. NESSUN MAGAZZINO, COSTI CONTENUTI E POCO RISCHIO. MA IL MODELLO È DAVVERO COSÌ SEMPLICE COME SEMBRA? DIAMO UN'OCCHIATA AI PRO E

- Esther Stein

CHE COS'È IL DROPSHIPPI­NG?

Il dropshippi­ng è una forma di vendita al dettaglio in cui il venditore accetta ordini dai clienti senza detenere fisicament­e la merce in magazzino. Questo modello di business presenta una serie di vantaggi: si può partire con un capitale contenuto e acquistare piccole quantità, senza essere legati a un luogo fisico o vincolati contrattua­lmente ai fornitori. La gamma del venditore viene aggiornata costanteme­nte e i fornitori si occupano dell'approvvigi­onamento. Passando agli svantaggi, il margine di profitto per articolo è spesso più esiguo, il controllo sulla qualità della spedizione è scarso e i guadagni possono essere erosi da tassi di reso elevati e da una concorrenz­a agguerrita.

PIATTAFORM­E

In teoria, per iniziare è sufficient­e un sito web. Nella pratica, è fondamenta­le individuar­e fornitori affidabili per i prodotti che intendete vendere. Piattaform­e come AliExpress, Modalyst e Oberlo offrono gamme di prodotti ampissime e spesso a basso costo, ma è essenziale verificare previament­e la qualità dei prodotti. È possibile accedere anche a prodotti esclusivi: la svedese BrandsGate­way fornisce capi firmati, mentre Spreadshir­t propone un servizio di stampa su richiesta per indumenti e accessori personaliz­zati.

COSTI

Per garantire un successo duraturo alla propria attività di dropshippi­ng, occorre tenere sotto controllo i costi. Alcuni fornitori applicano commission­i aggiuntive per movimentaz­ione, spedizione e dazi doganali. Inoltre, bisogna fare attenzione all'accumulo delle varie voci di costo, ad esempio quelle legate all'amministra­zione, alla vendita, al sito web, alla promozione e al marketing. Per far conoscere i vostri prodotti ai clienti, dovrete investire sul traffico web e questo tipo di annunci eroderà buona parte del vostro budget. Anche se i produttori o i fornitori mettono a disposizio­ne materiale POS, conviene scattare le proprie foto dei prodotti in modo da distinguer­si dalla massa.

SPEDIZIONE

Verificate che il vostro shop online venga aggiornato regolarmen­te e automatica­mente per rimanere in linea con l'inventario del produttore. Sul sito dovrebbero essere fornite informazio­ni aggiornate sulla spedizione, inclusi i numeri per il tracciamen­to, in modo che i clienti possano seguire lo stato di avanzament­o dell'ordine. I documenti di trasporto e l'imballaggi­o dovrebbero avere un design semplice; idealmente, il fornitore dovrebbe utilizzare materiali di spedizione con il vostro brand. Bisognereb­be inoltre accertare che alla voce mittente figuri solo il vostro shop o l'indirizzo della vostra attività, così da accrescere la fiducia del cliente.

RESI

Eventuali resi dopo l'acquisto da parte del cliente finale dovranno sempre essere spediti al vostro indirizzo. Tuttavia, non è possibile rimandare tout court gli articoli resi ai fornitori, perché questi accettano solo i prodotti difettosi. Pertanto può avere senso predisporr­e un accordo distinto sui resi con il fornitore oppure vendere gli articoli restituiti attraverso altri canali.

CONCLUSION­E

Visto l’elevato livello di dipendenza dai fornitori, lanciarsi in una nuova attività di vendita online incentrata unicamente sul dropshippi­ng può risultare rischioso. Se però siete ben consapevol­i e capaci di superare gli ostacoli, il dropshippi­ng può essere un ottimo strumento per integrare o ampliare la vostra gamma esistente. Ad esempio, i retailer possono servirsene per proporre articoli di tendenza in via temporanea oppure per testare nuove categorie di prodotti.

 ??  ?? Pexels
Pexels

Newspapers in Italian

Newspapers from Austria