DROPSHIPPING: IL MODELLO DI BUSINESS IDEALE? REPORT STRUMENTI AL SERVIZIO DELLA TRASPARENZA:
A PRIMA VISTA L'IDEA È GENIALE: IL RETAILER VENDE ONLINE I PRODOTTI, CHE VENGONO SPEDITI DIRETTAMENTE DAL FORNITORE AL CLIENTE. NESSUN MAGAZZINO, COSTI CONTENUTI E POCO RISCHIO. MA IL MODELLO È DAVVERO COSÌ SEMPLICE COME SEMBRA? DIAMO UN'OCCHIATA AI PRO E
CHE COS'È IL DROPSHIPPING?
Il dropshipping è una forma di vendita al dettaglio in cui il venditore accetta ordini dai clienti senza detenere fisicamente la merce in magazzino. Questo modello di business presenta una serie di vantaggi: si può partire con un capitale contenuto e acquistare piccole quantità, senza essere legati a un luogo fisico o vincolati contrattualmente ai fornitori. La gamma del venditore viene aggiornata costantemente e i fornitori si occupano dell'approvvigionamento. Passando agli svantaggi, il margine di profitto per articolo è spesso più esiguo, il controllo sulla qualità della spedizione è scarso e i guadagni possono essere erosi da tassi di reso elevati e da una concorrenza agguerrita.
PIATTAFORME
In teoria, per iniziare è sufficiente un sito web. Nella pratica, è fondamentale individuare fornitori affidabili per i prodotti che intendete vendere. Piattaforme come AliExpress, Modalyst e Oberlo offrono gamme di prodotti ampissime e spesso a basso costo, ma è essenziale verificare previamente la qualità dei prodotti. È possibile accedere anche a prodotti esclusivi: la svedese BrandsGateway fornisce capi firmati, mentre Spreadshirt propone un servizio di stampa su richiesta per indumenti e accessori personalizzati.
COSTI
Per garantire un successo duraturo alla propria attività di dropshipping, occorre tenere sotto controllo i costi. Alcuni fornitori applicano commissioni aggiuntive per movimentazione, spedizione e dazi doganali. Inoltre, bisogna fare attenzione all'accumulo delle varie voci di costo, ad esempio quelle legate all'amministrazione, alla vendita, al sito web, alla promozione e al marketing. Per far conoscere i vostri prodotti ai clienti, dovrete investire sul traffico web e questo tipo di annunci eroderà buona parte del vostro budget. Anche se i produttori o i fornitori mettono a disposizione materiale POS, conviene scattare le proprie foto dei prodotti in modo da distinguersi dalla massa.
SPEDIZIONE
Verificate che il vostro shop online venga aggiornato regolarmente e automaticamente per rimanere in linea con l'inventario del produttore. Sul sito dovrebbero essere fornite informazioni aggiornate sulla spedizione, inclusi i numeri per il tracciamento, in modo che i clienti possano seguire lo stato di avanzamento dell'ordine. I documenti di trasporto e l'imballaggio dovrebbero avere un design semplice; idealmente, il fornitore dovrebbe utilizzare materiali di spedizione con il vostro brand. Bisognerebbe inoltre accertare che alla voce mittente figuri solo il vostro shop o l'indirizzo della vostra attività, così da accrescere la fiducia del cliente.
RESI
Eventuali resi dopo l'acquisto da parte del cliente finale dovranno sempre essere spediti al vostro indirizzo. Tuttavia, non è possibile rimandare tout court gli articoli resi ai fornitori, perché questi accettano solo i prodotti difettosi. Pertanto può avere senso predisporre un accordo distinto sui resi con il fornitore oppure vendere gli articoli restituiti attraverso altri canali.
CONCLUSIONE
Visto l’elevato livello di dipendenza dai fornitori, lanciarsi in una nuova attività di vendita online incentrata unicamente sul dropshipping può risultare rischioso. Se però siete ben consapevoli e capaci di superare gli ostacoli, il dropshipping può essere un ottimo strumento per integrare o ampliare la vostra gamma esistente. Ad esempio, i retailer possono servirsene per proporre articoli di tendenza in via temporanea oppure per testare nuove categorie di prodotti.