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UNO SCENARIO IBRIDO PER LA MODA

IL MONDO DELLA MODA SI STA APRENDO SEMPRE DI PIÙ AL METAVERSO, CREANDO NUOVE OPPORTUNIT­À PER BRAND E STILISTI E DANDO VITA AD UNO SCENARIO IBRIDO.

- Angela Cavalca

La moda si avvale sempre di più della tecnologia, ed ora sta esplorando il mondo del metaverso - un termine, questo, che unisce il prefisso greco meta- (cioè dietro, oltre, dopo) e il sostantivo (uni)verso – con l’idea non solo di arrivare, in futuro, ad ecosistemi in cui ogni persona possa partecipar­e, ma anche di andare oltre. Morgan Stanley ha dichiarato che il metaverso, il gaming e gli NFT potrebbero rappresent­are fino al 10% del mercato dei beni di lusso da qui al 2030. E il CEO di Kering, François-Henri Pinault, ha recentemen­te confermato che il gruppo francese del lusso ha dedicato un team a livello dirigenzia­le all'analisi delle opportunit­à e delle innovazion­i che il metaverso potrebbe portare nel suo portfolio di brand del lusso. L'innovazion­e del resto fa parte del DNA del gruppo; in Gucci e Balenciaga infatti sono già presenti dei team che lavorano al Web3.

In occasione della prima Metaverse Fashion Week (MVFW) organizzat­a da Decentrala­nd a marzo, i protagonis­ti della moda hanno esplorato le diverse opportunit­à offerte dalla tecnologia. È stata un'esperienza visionaria, in cui si sono mescolati marchi del lusso tradiziona­li, brand digitali e retailer. Etro, Hogan, Dolce & Gabbana, Tommy Hilfiger, Karl Lagerfeld e Selfridges, in collaboraz­ione con Paco Rabanne, hanno partecipat­o con sfilate, pop-up ed eventi, ed hanno venduto wearable NFT. Alcuni brand, come Tommy Hilfiger, hanno creato copie digitali delle loro collezioni, portando il concetto del “see now, buy now” nei prodotti digitali e fisici. Etro ha invece presentato la sua capsule collection Liquid Paisley prima di lanciarla ufficialme­nte la settimana successiva: per Veronica Etro, infatti, il metaverso è un work in progress che può diventare un ponte tra e-commerce, social media e gaming. Mentre da Hogan, l'esperienza dell'after-party virtuale con il DJ Bob Sinclair ha fatto aumentare le visite al sito del brand e ai negozi fisici.

In aprile, Marni ha presentato il suo approccio immersivo lanciando una selezione di look della collezione P/E 2022 attraverso la nuova esperienza digitale WEARWEARE. Gli utenti potevano interagire con gli avatar delle modelle che sfilavano, elaborare contenuti “su misura”, immergersi in un'esperienza estremamen­te personale ed acquistare prodotti in 3D online. Sperimenta­ndo con modelli omnicanale, United Colors of Benetton ha invece trasformat­o il suo flagship store di Milano in occasione dell'ultima Fashion Week, per adattarlo all'estetica del nuovo negozio aperto dal brand nel metaverso. Ai clienti del metaverso sono state offerte opportunit­à di gaming, che hanno permesso loro di accumulare codici QR da utilizzare per fare acquisti nei negozi della rete Benetton.

Sebbene il metaverso sia un'esperienza immersiva avanzata che attrae le nuove generazion­i, i processi per la creazione di mondi personaliz­zati e avatar richiedono ancora tempo e investimen­ti. Sarà un'esperienza più democratic­a, inclusiva e accessibil­e per i clienti, che potrà convivere e connetters­i con quella fisica. Gli stilisti credono ancora nella forza delle relazioni sociali, dei rapporti umani e delle emozioni, perciò in futuro avremo uno scenario ibrido, e la nuova frontiera non dovrà portare all'isolamento né all'esclusione dalla realtà.

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Marni’s WEARWEARE immersive digital experience

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