UN APPUNTAMENTO CON LA MODA IMMERSIVA
Iris van Herpen è una maestra dell'intreccio tra tecnologia e fashion design: tutto ciò che crea è innovazione e rispecchia il mondo in cui viviamo. Negli ultimi due anni, questa stilista olandese ha lavorato per entrare nel mondo del metaverso/NFT, con creazioni digitali complete e dettagliate proprio come quelle di alta moda che realizza nel mondo fisico. La prima parte del suo progetto verrà svelata quest’estate. Per questo numero di WeAr, parla anche della sua visione sul futuro della moda.
Da stilista, unisci tecnologie multidisciplinari e artigianalità raffinata, richiamando esperienze sensoriali immersive. È possibile trasferire questo approccio all’abbigliamento digitale?
In tutte le mie creazioni e sfilate esploro la performance e le metamorfosi. Il movimento e la trasformazione sono il nostro linguaggio di seduzione più potente. Realizzare dei capi in digitale è emozionante, perché posso allargare i confini del surrealismo, del movimento e della metamorfosi. In un unico indumento è possibile riunire realtà diverse. Dodici anni fa ho realizzato la mia collezione Synesthesia, sognando di cambiare la realtà sensoriale del pubblico, ma è adesso che questo cambiamento sensoriale sta diventando possibile.
Tu sei in contatto con i tuoi clienti a più livelli quando crei i tuoi capi. Come riesci ad ottenere un'esperienza olistica per un cliente nel metaverso?
Il metaverso è in evoluzione, ed è interessante portare il cliente a viaggiare nel metaverso e farlo avvicinare ancora di più al processo creativo, dallo schizzo alle cuciture finali. Attualmente, i clienti visitano l'atelier per provare i capi e in quel momento si fanno un'idea del processo. In futuro, potranno visitare il nostro atelier nel metaverso con i loro avatar, vivendo tutti i momenti chiave del processo come farebbero durante le prove fisiche nell'atelier di Amsterdam. Assisteranno alla nostra sfilata in realtà mista a Parigi, vedendo modelle in presenza e performance in realtà mista combinate con design digitali. Un’esperienza travolgente che potranno vivere di nuovo una volta tornati a casa. Prima di iniziare il viaggio nella realizzazione su misura, i clienti visitano il museo del metaverso Iris van Herpen. Si muovono tra tutte le creazioni in archivio e assistono a performance e sfilate per immergersi completamente in ciò che costituisce il nostro DNA ed entrare pienamente nella nostra visione creativa, iniziando a immaginare il loro nuovo modello IVH.
Sentiamo spesso parlare della necessità di ripensare il sistema della moda. Quale sarebbe il modo giusto per sfruttare appieno il potenziale della tecnologia ed estendere il progresso?
Il sistema è chiaramente guasto. È doloroso vedere quanto male funzioni e quanto abbia bisogno di essere trasformato radicalmente. Ci sono tre cose che devono cambiare.
La produzione: dei 148 milioni di tonnellate annuali (stimati) di indumenti prodotti, una percentuale tra il 30 e il 40 per cento finisce nelle discariche prima ancora di essere indossata. Questo si può evitare facendo scegliere ai consumatori i loro modelli preferiti nel metaverso, e permettendo ai brand di monitorare in maniera trasparente ciò che è necessario produrre fisicamente.
I materiali: la blockchain può permettere di avere piena trasparenza su tutti i materiali impiegati e sulla loro provenienza, e addirittura su come e dove viene prodotto ogni singolo filato. Ogni parte del processo diventa visibile. I brand che sono indietro nella transizione sostenibile diventeranno visibili, verranno criticati e forse persino multati se le leggi dovessero diventare più stringenti. Il comportamento: possiamo tutti acquistare meno indumenti e indossarli e conservarli per anni. Quest'ultimo cambiamento deve venire da dentro; la tecnologia non può cambiarlo.
Riesci a immaginare il design di domani?
Abbiamo parlato dei guasti del sistema della moda; dall’altra parte, però, devo parlare della transizione positiva che sta vivendo il settore della moda. Negli ultimi anni è diventato molto più intellettuale, inclusivo e consapevole. Anche la stampa specializzata, poi, oggi va oltre le apparenze e si esprime su politica, sostenibilità e inclusività. La comunità intellettuale nella moda sta crescendo, e i giovani stilisti partono da una prospettiva molto diversa, vogliono fare moda in maniera diversa, e cercano un nuovo sistema creativo. Far parte di questa nuova prospettiva, ed esserne alla guida, è ciò che per me conta di più.
DODICI ANNI FA HO REALIZZATO LA MIA COLLEZIONE SYNESTHESIA, SOGNANDO DI CAMBIARE LA REALTÀ SENSORIALE DEL PUBBLICO, MA È ADESSO CHE QUESTO CAMBIAMENTO SENSORIALE STA DIVENTANDO POSSIBILE.