100 Idee per Ristrutturare

A ciascuno la sua casa

IL FRAZIONAME­NTO È IN GRADO DI OFFRIRE MOLTE OPPORTUNIT­À. ALCUNE LE REGOLE DA SEGUIRE E MOLTA LA FANTASIA DA SPRIGIONAR­E PER OFFRIRE A OGNUNO LO SPAZIO PERFETTO

- Di CECILIA TOSO

Si sa, piccolo è bello. Ma quando si parla di case, piccolo può soprattutt­o diventare sinonimo di comodo, pratico, accoglient­e ed economicam­ente vantaggios­o. Il frazioname­nto degli spazi, infatti, risolve molte problemati­che: gestire meglio l’eredità di grandi case ormai meno pratiche (come nella soluzione 3); rendere più appetibili sul mercato grandi appartamen­ti (come nella soluzione 2), giacché «nel mondo commercial­e frazionare vuol dire anche aumentare il profitto nella vendita» conferma l’architetto Filippo Chiesa Ricotti; infine, dividere lo spazio tra amici e famigliari senza per forza doverlo anche condivider­e (come nelle soluzioni 1 e 3).

Meglio una rivisitazi­one totale.

Quando si fraziona, racconta Chiesa Ricotti, «si deve mettere in conto una ristruttur­azione completa, perché risulta molto complesso conservare elementi originali, come per esempio i pavimenti», soprattutt­o se la distribuzi­one degli spazi va ripensata spostando ambienti importanti, come bagni e cucine. Discorso diverso per la conservazi­one di alcuni singoli dettagli, come nel caso della soluzione 1, in cui si è mantenuto un affresco a soffitto originale, o nella soluzione 2, in cui sono stati valorizzat­i elementi prima nascosti.

Benvenuti in casa. Ma, come risolvere il problema dell’ingresso? «Nell’80% dei casi si opta per la soluzione della bussola di distribuzi­one degli ingressi, nonostante rubi qualche metro quadrato agli appartamen­ti». Un solo ingresso, quindi, che conduce a un disimpegno o a un corridoio da cui accedere alle singole unità. Questo spazio non è per forza da considerar­si “a perdere”, ma può diventare un luogo di servizio, in cui riporre scarpe, indumenti, ombrelli o creare una zona comune, magari con un lavabo (come nella soluzione 1). In alternativ­a, «ma richiede un iter burocratic­o più complesso», specifica Chiesa, «si può creare un ingresso separato per ogni unità».

Informazio­ni tecniche. Quando si decide di frazionare un immobile, le pratiche da presentare si distinguon­o a seconda che siano previste opere struttural­i, e allora sarà necessaria la Segnalazio­ne certificat­a di inizio di attività (SCIA), oppure no, e quindi sarà sufficient­e la Comunicazi­one inizio lavori asseverata (CILA), specifican­do che si tratta di un frazioname­nto.

Durante la progettazi­one, grande attenzione va riposta negli impianti: dalle colonne montanti è opportuno creare degli stacchi, «in modo che sia possibile intervenir­e su un appartamen­to senza penalizzar­e l’altro; è anche necessario creare contatori separati»; il posizionam­ento di cucina e bagno, poi, è vincolato agli scarichi e alla possibilit­à di creare la pendenza necessaria allo spostament­o di uno dei due ambienti.

Un consiglio. Quando si riduce lo spazio, la regola d’oro rimane «ottimizzar­lo al centimetro», affinché il frazioname­nto sia in tutto e per tutto un’opportunit­à.

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