SPECIALE ENERGIA
IL FOTOVOLTAICO PUÒ CONTRIBUIRE A RENDERE UN EDIFICIO PIÙ EFFICIENTE. PER QUESTO È STATO INCLUSO TRA GLI INTERVENTI TRAINATI DEL SUPERBONUS. UN PASSO IN PIÙ VERSO LA SOSTENIBILITÀ
Il fotovoltaico può contribuire a rendere un edificio più efficiente. Per questo è stato incluso tra gli interventi trainati del superbonus. Un passo in più verso la sostenibilità.
Nel 2019 in Italia l’energia prodotta con pannelli fotovoltaici e autoconsumata, secondo il Gestore dei servizi energetici (GSE), ha superato i 4700 GWh, circa il 20% del totale della produzione elettrica tramite fotovoltaico. Con l’arrivo del superbonus, nei prossimi due anni questi dati potrebbero aumentare. Infatti, l’installazione di un impianto fotovoltaico in un condominio o in una casa unifamiliare – che rientri nelle categorie catastali previste dal Decreto di Rilancio – è uno degli interventi “trainati” dal superbonus. Si tratta cioè di un intervento che può godere del credito di imposta del 110% se fatto contestualmente ad altri che permettano all’edificio di guadagnare due classi energetiche o, in alternativa, a opere per il miglioramento del suo comportamento sismico.
Come stabilito dal decreto, per questo tipo di intervento è possibile spendere fino a «euro 48.000 e comunque nel limite di spesa di euro 2400 per ogni kW di potenza nominale dell’impianto» (ovvero la potenza che si raggiunge moltiplicando la potenza di picco di ogni singolo pannello – raggiunta in condizioni standard – per il numero di pannelli installati). Uno dei maggiori “limiti” del fotovoltaico è però che la produzione di energia avviene durante il giorno, in quelle ore che tradizionalmente passiamo fuori casa. Per questo, potrebbe essere importante ricorrere a un accumulatore, perché in sua assenza l’energia verrebbe immessa nella rete e per utilizzarla bisognerebbe ricomprarla. Un accumulatore, invece, è una batteria che trasforma l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico in energia chimica, per conservarla per quando l’utente ne avrà bisogno. Proprio perché così determinanti per l’autoconsumo, anche agli accumulatori possono godere della detrazione, «negli stessi limiti di importo e comunque nel limite di spesa di euro 1000 per ogni kWh di capacità di accumulo». L’accesso alla detrazione, tuttavia, è subordinato alla cessione in favore del GSE dell’energia non utilizzata. Secondo il recente rapporto dell’Enea, nel 2050 il 75% degli edifici europei potrebbe essere ancora scarsamente efficiente. Il fotovoltaico, in grado di migliorare il consumo energetico di un edificio, è uno dei passi che potrebbe contribuire a un cambiamento più virtuoso.