QUALE SCEGLIERE
BONUS PER RISCALDAMENTO
SONO DIVERSE LE TIPOLOGIE DI BONUS A CUI SI PUÒ ACCEDERE: > SUPERECOBONUS 110% PREVISTO IN CASO DI SOSTITUZIONE DI UN VECCHIO IMPIANTO DI RISCALDAMENTO IN EDIFICI RESIDENZIALI INDIPENDENTI O IN PARTI COMUNI CONDOMINIALI, PURCHÉ LA RIQUALIFICAZIONE GARANTISCA UN DOPPIO SALTO DI CLASSE ENERGETICA (O NEL CASO NON SIA POSSIBILE, LA PIÙ ALTA CLASSE RAGGIUNGIBILE); > ECOBONUS AL 65% PER LA SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE CON IMPIANTI DOTATI DI CALDAIE A CONDENSAZIONE CON EFFICIENZA PARI ALMENO ALLA CLASSE A, SE DOTATI CONTESTUALMENTE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE EVOLUTI; > ECOBONUS AL 50% PER LA SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE CON IMPIANTI DOTATI DI CALDAIE A CONDENSAZIONE CON EFFICIENZA PARI ALMENO ALLA CLASSE A, SE DOTATI CONTESTUALMENTE DI SISTEMI DI TERMOREGOLAZIONE EVOLUTI E PER L’ACQUISTO E POSA IN OPERA DI IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE INVERNALE DOTATI DI GENERATORI DI CALORE ALIMENTATI DA BIOMASSE. > BONUS CASA AL 50% PER LA RISTRUTTURAZIONE CON UN MASSIMALE DI 96.000 EURO. IL RIFACIMENTO DEGLI IMPIANTI È CONSIDERATO OPERA DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA E QUINDI SI PUÒ ACCEDERE ALLE DETRAZIONI FISCALI.
INCENTIVO PER RISCALDAMENTO
> CONTO TERMICO 2.0 È UN INCENTIVO ECONOMICO E NON UNA DETRAZIONE. TRA GLI INTERVENTI AMMISSIBILI RIENTRA ANCHE LA SOSTITUZIONE DEGLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO ESISTENTI. L’INCENTIVO PUÒ RAGGIUNGERE IL 65% DEL COSTO. LA QUOTA CORRISPONDENTE ALL’INCENTIVO È CALCOLATA SECONDO PIÙ FATTORI, TRA CUI ANCHE LA FASCIA CLIMATICA IN CUI SI TROVA L’EDIFICIO. SONO FINANZIABILI ANCHE LA DIAGNOSI ENERGETICA E LA CERTIFICAZIONE ENERGETICA APE.
ZONE CLIMATICHE
Per determinare il fabbisogno termico corretto il territorio nazionale è stato suddiviso in sei zone climatiche. L’allegato A del D.P.R. n. 412 del 26 agosto 1993 indica per ogni comune la zona climatica di appartenenza. Il criterio alla base della zonizzazione si basa sui gradi giorno. Più è elevato tale numero, più rigido sarà il clima in quel territorio:
> zona A: comuni con gradi-giorno inferiori a 600 > zona B: comuni con gradi-giorno tra 600 e 900
> zona C: comuni con gradi-giorno tra 901 e 1400
> zona D: comuni con gradi-giorno tra 1401 e 2100
> zona E: comuni con gradi-giorno tra 2101 e 3000
> zona F: comuni con gradi-giorno superiori a 3000.
DIMENSIONAMENTO
Il sempre e maggiore rispetto dell’ambiente, senza mettere da parte l’attenta gestione dei consumi, porta verso il corretto dimensionamento dell’impianto. È importante calibrarlo in base alle reali esigenze. Spesso le abitazioni hanno, infatti, sistemi di riscaldamento sovradimensionati. Per calcolare il fabbisogno termico e garantire il corretto livello di comfort degli ambienti bisogna prestare attenzione ad alcuni paramentri:
> temperatura esterna media della zona geografica in cui è posizionata l’abitazione
> dimensione della stanza
> grado di isolamento della stanza.
LA RISORSA DELLA DOMOTICA
La domotica permette di monitorare i consumi dell’impianto di riscaldamento oltre a gestire un adeguato microclima all’interno delle proprie stanze. Una casa smart può autoregolarsi, anche a seconda delle condizioni climatiche esterne. Il sistema può essere infatti corredato di una centralina meteo. Esistono due tipologie di domotica: > la domotica cablata richiede una progettazione impiantistica e un intervento più invasivo per garantire il passaggio dei cavi
> la domotica Wi-Fi (sempre più diffusa) non richiede cavi, ma una buona connessione.
VMC
La ventilazione meccanica controllata (VMC) è un sistema che consente un ricambio continuo dell’aria. Il funzionamento della VMC a doppio flusso è garantito dall’immissione ed estrazione dell’aria anche con recupero di calore. In questo secondo caso l’aria immessa viene riscaldata mediante uno scambiatore. In abitazioni a elevate prestazioni energetiche passive o semi passive, la VMC termodinamica completa di recuperatore aria a flussi incrociati può rappresentare l’unico sistema di climatizzazione invernale.
CALDAIE A BIOMASSA
Il funzionamento non si discosta molto dalle caldaie tradizionali a gas. Sono adatte a riscaldare abitazioni, ma anche grandi condomini. Solitamente l’impianto include anche un bollitore d’accumulo. È importante prevedere uno spazio dedicato allo stoccaggio della biomassa (legno o pellet).
CAMINI E STUFE
Di design e performance sempre maggiori, e sempre più performanti, stufe e camini funzionano per irraggiamento e per convezione. Necessitano di canna fumaria, di una presa d’aria diretta verso l’esterno e di un allaccio all’impianto elettrico. Le fonti di alimentazione più utilizzate per la combustione sono il bioetanolo, la legna e il pellet.
SOLARE TERMICO
L’impianto solare termico utilizza l’energia solare disponibile in natura gratuitamente e in misura illimitata con cui produce acqua calda integrabile anche con il riscaldamento di casa. Questi sistemi sono utilizzabili anche in unità preesistenti.
POMPE DI CALORE
La pompa di calore è un generatore in grado di prelevare da un ambiente esterno il calore presente naturalmente nell’aria (nel caso di pompe di calore aria-aria e aria-acqua), nell’acqua di falda (nei modelli acqua-acqua) o nel terreno (con i modelli geotermici) e immetterlo, dopo essere stato ulteriormente riscaldato, in un ambiente interno per aumentarne la temperatura.
CALDAIE A CONDENSAZIONE
La caldaia a condensazione a camera stagna riscalda l’acqua tramite il calore di combustione. Ma a differenza delle caldaie standard si basa su una tecnologia che contrasta la dispersione di calore, sfruttando anche l’energia dei gas combusti che vengono convogliati all’interno dello scambiatore primario. I gas raffreddati si trasformano in condensa e vengono espulsi. Il calore così recuperato contribuisce a ridurre i costi per riscaldare l’abitazione.
SISTEMI RADIANTI
I sistemi a pannelli radianti sfruttano l’irraggiamento per riscaldare gli ambienti e rispetto ai termosifoni tradizionali funzionano con temperature molto più basse. Il calore è così diffuso in modo omogeneo. I tubi, al cui interno scorre il fluido riscaldato, vengono incorporati in pannelli posizionabili a pavimento, parete o a soffitto.
CORPI RISCALDANTI
Chiamati comunemente radiatori, scambiano in realtà calore solo in parte per irraggiamento. Mentre la maggior parte del flusso termico è ceduto per convezione.