SPAZIO ALLA DOCCIA
Le così dette docce “walk in” stanno diventando sempre più popolari. A renderle interessanti è il look minimalista che si integra perfettamente con ogni stile. Partiamo dalla struttura. «A differenziare questo tipo di doccia dalle tradizionali è l’ingresso aperto, vi si accede senza ostacoli, da qui il nome “walk in”, senza porte o tende e possibilmente senza gradini ovvero con un pavimento a filo» spiega l’architetto Rachele Biancalani, titolare dell’omonimo studio a Terranuova Bracciolini (AR). Quali sono i vantaggi? «Di solito su un lato sono chiuse da un vetro trasparente e questo rende l’ambiente più spazioso. Il pavimento continuo poi è di grande eleganza».
Il lato estetico dunque è ampiamente premiato. E la funzionalità? «Anche questa. È infatti estremamente semplice da pulire, specialmente se si scelgono vetri protetti da un rivestimento che respinge sporcizia e sapone. In questo caso per la pulizia occorre evitare prodotti aggressivi e limitarsi ad asciugarli con un panno in microfibra. La presenza di pochi
DEVO RISTRUTTURARE IL BAGNO E AVENDO IN CASA UNA PERSONA ANZIANA MI È STATO SUGGERITO DI ORIENTARMI VERSO UNA DOCCIA WALK IN. QUALI SONO I PRO E I CONTRO?
C. Allegra, Ospedaletti (IM)
elementi di assemblaggio e nessun componente mobile assicura inoltre resistenza e durata nel tempo. Altro importantissimo valore aggiunto è la facilità di accesso per persone con problemi di mobilità, per le quali la riduzione di ostacoli come porte e gradini, garantisce maggiore sicurezza e comodità».
Ogni medaglia ha il suo rovescio, in questo caso? «In primo luogo da un punto di vista tecnico non è detto che possa essa essere inserita in qualunque ambiente. Il pavimento a filo necessita di spazio nel massetto per ospitare la piletta, ovvero la griglia a pavimento indispensabile per far defluire l’acqua, e per realizzare la pendenza minima, circa del 2%, necessaria a indirizzare tale deflusso». Possibili soluzioni? «Si può ovviare con uno scarico a parete, una fessura tra pavimento e parete che risulta anche più elegante e evita il fastidio della grata sotto i piedi». Altre difficoltà tecniche? «Con il pavimento a filo è essenziale una perfetta impermeabilizzazione, per la quale è bene affidarsi a un professionista. E poi c’è il tema dello spazio: una doccia “walk in” necessita di maggiore metratura rispetto alle tradizionali: per evitare la fuoriuscita di acqua il vetro fisso deve essere almeno di 120 cm». Qualcuno si lamenta che in queste docce aperte fa freddo. «Vero, il vapore tende a fuoriuscire, per questo è opportuno progettare accuratamente anche il riscaldamento prevedendo un radiatore vicino o pannelli radianti a parete o a soffitto». Ultimo, ma non meno importante: i costi? «L’intervento di impermeabilizzazione e l’inserimento della piletta di scarico fanno alzare molto la spesa per il pavimento a filo».