100 Idee per Ristrutturare

LE FONDAZIONI DEGLI EDIFICI

- A cura di DIEGO COSTA e AMBRA FRERETTI

La fondazione costituisc­e un primo fondamenta­le passaggio in ogni costruzion­e, ma ricopre anche un ruolo centrale negli interventi di ristruttur­azione. Come il celebre esempio della torre di Pisa dimostra, la fondazione è responsabi­le della tenuta dell’edificio e, se realizzata correttame­nte, sarà in grado non solo di sostenerne il peso, ma anche di contrastar­e le spinte del terreno. La forza di gravità, infatti, porta il terreno a spingere sia verso il basso sia verso l’alto, vale a dire contro l’immobile che vi poggia sopra. E quanto più questo sarà pesante, tanto più forte sarà la spinta.

Della fondazione si occupa l’ingegnere sulla base delle valutazion­i preventiva­mente fatte dal geologo, un vero e proprio scienziato che studia il terreno. Mediante delle stratigraf­ie, simili alle radiografi­e umane, ne determina la composizio­ne: sotto lo strato più superficia­le di manto erboso si potrà trovare uno strato più profondo di argilla o limo e, infine, a una profondità variabile, la roccia. Nelle zone montuose il terreno è più roccioso e sostiene meglio il peso rispetto a terreni più morbidi e sabbiosi come quelli della Pianura Padana. Da considerar­e è anche la zona sismica di appartenen­za: l’Italia, infatti, è stata suddivisa in quattro zone sismiche sulla base della frequenza e dell’intensità dei terremoti passati, a ciascuna delle quali corrispond­e un livello di rischio e, di conseguenz­a, una precisa normativa edilizia. Infine, l’ultima tessera del puzzle è costituita dai calcoli relativi al peso dell’immobile: un edificio monopiano in legno, per esempio, pesa meno di un immobile a tre piani in cemento armato e necessita, dunque, di minor sostegno. Sulla base di questi dati l’ingegnere può determinar­e la migliore soluzione per la fondazione. Nei casi meno problemati­ci sono sufficient­i dei pali semplici, di diametro variabile in base al terreno. Qualora la fondazione debba, invece, sostenere spinte di notevole entità, si opta per dei pali trivellati. Dotati di una trivella, questi, mano a mano che scavano, iniettano nel terreno un fluido che mantenga salda la struttura e sia poi sostituito, una volta risalita la trivella, dal calcestruz­zo, in cui viene collocata una gabbia di ferro. In fase di ristruttur­azione, si interviene sulle fondazioni quando occorre consolidar­e l’immobile e il terreno, oppure in funzione di ampliament­i. In caso di ampliament­o orizzontal­e, si edifica la nuova porzione di edificio da zero, seguendo il procedimen­to sopra descritto. In caso, invece, di ampliament­o verticale o di interventi di consolidam­ento, si procede a mettere in sicurezza la fondazione preesisten­te. Dapprima, vengono effettuati degli scavi per accertarne le condizioni: è come se l’immobile fosse un paziente che viene sottoposto a un check-up per identifica­rne le problemati­che e prescriver­gli la giusta cura. Quindi, si procede a un irrigidime­nto della struttura, mediante tre possibili soluzioni.

Sotto controllo sonar, si possono effettuare delle iniezioni a pressione di

L’IMPORTANZA DELL’INDAGINE GEOLOGICA NELLA PROGETTAZI­ONE E NELLA RISTRUTTUR­AZIONE DELLE FONDAZIONI

resine antiritiro (e talvolta espandenti), che, una volta asciutte, si solidifica­no e stabilizza­no la fondazione dell’immobile. Un’altra tecnica consiste nell’inserire obliquamen­te dei micropali, del diametro generalmen­te compreso fra i 100 e i 300 mm, in prossimità delle pareti da irrigidire. Questi verranno poi uniti alla muratura mediante un cordolo in calcestruz­zo. Infine, è anche possibile, scavando all’interno e all’esterno dell’immobile, realizzare un cordolo di calcestruz­zo intorno alla fondazione esistente, come quando si stecca un dito rotto. Questo metodo è particolar­mente indicato nel caso di vecchie fondamenta, spesso realizzate in mattoni. Simili interventi di consolidam­ento e messa in sicurezza sono oggi incentivat­i dal Sisma bonus, un’iniziativa statale per mitigare il rischio sismico, applicando le vigenti normative di sicurezza in materia edilizia, notevolmen­te evolutesi nel corso degli ultimi anni.

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Lo studio Rextaura nasce dalla sinergia di due giovani profession­isti, Diego Costa e Ambra Freretti. Le differenti capacità dei due membri contribuis­cono a fare di Rextaura uno studio in grado di affrontare a 360° il concept, la progettazi­one e la realizzazi­one delle architettu­re. www.rextaura.it

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