Milano, così moderna Milan, so Modern
Si sa che Milano è apprezzata dagli architetti per i suoi androni, i cortili segreti, l’uso della pietra, la sua densità così decisamente urbana e funzionale, così moderna. Lo è soprattutto per le opere a cielo aperto ideate da Giuseppe Terragni, Gio Ponti, Piero Portaluppi, Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella, Marco Zanuso, Ludovico Magistretti e molti altri progettisti che hanno fatto la storia del Novecento. Questo volume rappresenta una guida alla scoperta degli anni d’oro dell’architettura meneghina, attraverso le residenze più significative realizzate dal primo dopoguerra all’inizio degli anni Settanta. Dalla famosa Ca’ Brütta di Giovanni Muzio alla Casa Corbellini Wassermann di Portaluppi, dalla Torre Velasca di BBPR al complesso residenziale di via Argelati firmato Franco Albini e Franca Helg, fino alla palazzina di Vico Magistretti su piazza San Marco: nelle oltre 500 pagine si susseguono le fotografie in bianco e nero (scattate ad hoc da Stefano Topuntoli), le planimetrie e i prospetti degli 80 edifici scelti (e ridisegnati) da Pierini e Isastia insieme a un team del Politecnico di Milano. Come introduzione, una bella testimonianza di Cino Zucchi, seguita da due saggi degli autori che collocano l’argomento nel contesto dell’architettura del XX secolo. (Irene Guzman)
We know that Milan is admired by architects for its entrance halls, its hidden courtyards, its use of stone and its so decidedly urban and functional – and modern – density. Above all for the works of Giuseppe Terragni, Gio Ponti, Piero Portaluppi, Luigi Caccia Dominioni, Ignazio Gardella, Marco Zanuso, Ludovico Magistretti and many other architects who shaped the history of the 20th century. The volume Case milanesi 1923-1973 is a guide to the discovery of the golden years of Milanese architecture, through the most significant residences built from the end of the First World War to the beginning of the 1970s. From Giovanni Muzio’s famous Ca’ Brütta to Portaluppi’s Casa Corbellini Wassermann, from the Studio BBPR’s Torre Velasca to the residential complex in Via Argelati designed by Franco Albini and Franca Helg and Vico Magistretti’s small block of flats in Piazza San Marco: its over 500 pages are filled with black-and-white photographs (taken by Stefano Topuntoli), plans and elevations of the 80 buildings selected (and redrawn) by Pierini and Isastia together with a team from Milan Polytechnic. A fine introduction by Cino Zucchi is followed by two critical essays by the authors that set the subject in the wider context of 20th-century architecture