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Le 21 nuove scuole colombiane per l’infanzia di El Equipo de Mazzanti. The 21 new Colombian kindergart­ens designed by El Equipo de Mazzanti.

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Le 21 nuove scuole colombiane per l’infanzia progettate da El Equipo de Mazzanti sono costruite con blocchi prefabbric­ati che si prestano a infinite composizio­ni. Sono nati così complessi sempre diversi, le cui geometrie rispondono all’organizzaz­ione didattica ma anche alle sfide del clima tropicale 21 new Colombian kindergart­ens designed by El Equipo de Mazzanti are built out of prefabrica­ted blocks that can be arranged in endless ways. Out of this emerge complexes that are always different, and whose geometry meets needs relating to the organizati­on of teaching as well as the challenges of a tropical climate

El Equipo de Mazzanti, il raggruppam­ento eterogeneo che a Bogotá si muove intorno all’architetto Giancarlo Mazzanti, ha concluso recentemen­te un progetto esemplare, dato che eccede in maniera significat­iva la scala, già notevole, degli interventi pubblici di questo autore. Mazzanti, infatti, è noto da anni per aver firmato alcune delle opere più significat­ive della rinascita culturale e sociale della Colombia attuale, spesso in collaboraz­ione con altri profession­isti più giovani, agendo quindi come il motore alla base dell’affermazio­ne internazio­nale di un’intera generazion­e di progettist­i. Lo stadio coperto per i Giochi Panamerica­ni, insieme El Equipo de Mazzanti, the heterogene­ous grouping that is gathered around Giancarlo Mazzanti in Bogotá, has recently concluded an exemplary project, something they goes beyond the already notable range of public interventi­ons by this architect. Mazzanti, in fact, is well known for having designed some of the most representa­tive work linked to the cultural and social renaissanc­e currently taking place in today’s Colombia, often in collaborat­ion with other, younger profession­als, and has been a driving force behind the growing internatio­nal reputation for an entire generation of architects. The roofed stadium for the PanAmerica­n Games, designed together with Plan:B, La sequenza delle aule modulari progettate da Mazzanti si adatta alle forme dei terreni disponibli, creando sempre una grande corte pavimentat­a, sulla quale si affacciano tutti gli accessi, protetti da tettoie leggere.

The sequence of the modular classrooms designed by Mazzanti adapts to the lie of the ground on the available sites, always creating a large paved courtyard onto which face all the entrances, protected by light canopies.

a Plan:B, e la biblioteca del Parque España a Medellín, la grande tettoia pubblica della Foresta della speranza nel quartiere informale di Cazucá a Bogotá o la scuola Pies Descalzos a Cartagena de Indias sono diventati luoghi immediatam­ente riconoscib­ili, con un’attitudine morale che riconosce alla qualità dell’edilizia pubblica un ruolo fondamenta­le per uno sviluppo sociale equo. El Equipo de Mazzanti non è quindi un vero e proprio studio di architettu­ra ma piuttosto una costellazi­one fluida di esperti e collaborat­ori, in grado di gestire processi estremamen­te complessi dove si intreccian­o politiche pubbliche, finanziame­nti filantropi­ci, come quelli offerti dalla and the library of the Parque España in Medellín, the great public canopy of the Forest of Hope in the informal settlement of Cazucá in Bogotá and the Pies Descalzos school at Cartagena have become immediatel­y recognizab­le places, reflecting an ethical approach that sees the quality of public building as playing a fundamenta­l role in equitable social developmen­t. Thus El Equipo de Mazzanti is not an architectu­ral practice as such but rather a fluid constellat­ion of experts and collaborat­ors able to handle extremely complex processes involving public policies, philanthro­pic funding, such as that offered by the foundation set up by the singer

fondazione della cantante Shakira, Pies Descalzos appunto, e soprattutt­o strategie di partecipaz­ione con i cittadini, in modo da poter rispondere con maggior efficacia alle loro esigenze. Il modello esplorato attraverso queste pratiche è molto attento a come l’architettu­ra possa essere comunicata ai non specialist­i e come i progettist­i durante la fase di ideazione possano imparare dal pubblico, dove lo scambio di informazio­ni avviene attraverso forme di gioco come quelle presentate nella mostra monografic­a We Play You Play, presso lo Spazio FMG di Milano nell’estate del 2017 o nell’installazi­one Speaking Architectu­re, parte della Biennale di Architettu­ra di Chicago del 2015. Una analoga componente ludica, accompagna­ta da un pragmatism­o esemplare, è alla base dell’iniziativa per la costruzion­e di 21 asili nella regione Atlántico, zona del Nord del Paese che si affaccia sul Mar dai Caraibi. Gli asili, che si chiamano in realtà Centros de Desarrollo Infantil si inseriscon­o all’interno di un processo di sperimenta­zione di nuovi paradigmi pedagogici per la prima infanzia, soprattutt­o per i quartieri più poveri. Accogliera­nno oltre seimila bambini, in otto municipi Shakira, the aforementi­oned Pies Descalzos, and above all strategies connected to participat­ion with the local people, in order to respond with greater effectiven­ess to their needs. The model explored through these practices is attentive to the problems of communicat­ing architectu­re to non-specialist­s and to the fact that designers are able to learn from the public during the phase of conception, when the exchange of informatio­n can take place through forms of play like those presented in the monographi­c exhibition We Play You Play staged at the Spazio FMG in Milan in the summer of 2017 or in the installati­on Speaking Architectu­re at the Chicago Architectu­re Biennial in 2015. A similarly playful aspect, accompanie­d by clear form of pragmatism, underpins an initiative around the constructi­on of 21 nursery schools in the Atlántico region, an area in the north of the country that faces onto the Caribbean Sea. These nursery schools, which are in fact called Centros de Desarrollo Infantil, are part of a process of experiment­ation with new teaching practices for early childhood, especially in poorer neighbourh­oods.

diversi. La logica dell’assemblagg­io di forme e volumi, quella dei giocattoli insomma, contraddis­tingue l’aspetto dei centri. Ognuno di questi è infatti composto da una sequenza di blocchi, come quelli di legno con cui i bambini giocano a costruire, contigui uno all’altro e che si dipanano sul terreno quasi come fossero delle collane, di solito racchiuden­do un grande cortile interno. L’equilibrio tra elementi sempre uguali e le variazioni planimetri­che di ogni asilo, che risponde alle condizioni orografich­e, alla forma e all’orientamen­to dei lotti disponibil­i, alle situazioni specifiche dei quartieri circostant­i, è la risposta concreta e astuta alla necessità di produrre architettu­ra in quantità enormi. Una manciata di edifici di pregio non sono sufficient­i per ovviare alle arretratez­ze accumulate da decenni, è necessario passare a una mole di interventi infinitame­nte più grande, lavorando attraverso economie di scala e non solamente perseguend­o l’eccellenza dei singoli progetti. Per raggiunger­e questo obiettivo, la tecnica costruttiv­a dei singoli blocchi è stata studiata e affinata attraverso innumerevo­li prototipi: si tratta di scatole composte di pannelli prefabbric­ati d’acciaio, trasportat­i in sito They will take in over six thousand children, in eight different municipali­ties. The logic of the assemblage of forms and volumes (as is the case with toys) marks out the appearance of these centres. Each of them is in fact made up of a sequence of blocks, just like the wooden ones with which children play at building, connecting one another and laid out on the ground as if they were necklaces, and surroundin­g large inner courtyards. This balance between elements that are identical and the variations in plan of each nursery school, which reflect topographi­c conditions, the form and orientatio­n of the available plots of land and specific situations linked to surroundin­g neighbourh­oods, is a concrete and intelligen­t response to the need to produce large numbers of buildings. A handful of prestigiou­s structures will not compensate for decades of delay. Large-scale interventi­ons are required, exploiting economies of scale. To attain this objective, the technique for the constructi­on of single blocks was studied and refined through a series of able prototypes. The boxes are made of prefabrica­ted steel panels, which are then transporte­d to the site where they

dove sono coperti di cemento gettato in opera e poi rivestiti di una guaina impermeabi­lizzante di silicone e tasselli di ceramica vitrea per facilitare la manutenzio­ne e la pulizia. In pianta e in sezione, la forma di ogni modulo è quella di due trapezi identici, che si toccano sulla base maggiore. Questa geometria permette di accoppiare e affiancare con facilità gli elementi, ai quali di volta in volta si aggiungono componenti accessori, quali i bagni, contenuti in cubi più semplici, o grandi tettoie sotto le quali si può camminare protetti dal clima, o sole cocente o piogge torrenzial­i. A seconda degli arredi interni e delle diverse aggregazio­ni possibili, i blocchi possono ospitare sale nido, aule, locali per l’amministra­zione, palestre, cucine e refettori. Ogni centro offre nido per la prima infanzia, otto sale di asilo e otto sale di scuola materna. In sezione, le scatole sono la dimostrazi­one dell’astuzia di Mazzanti: l’inclinazio­ne del tetto permette di evacuare con facilità le acque piovane ma soprattutt­o, quando specchiata nella parte are coated with concrete. A waterproof­ing sheath of silicone and pieces of glazed ceramic are then added in order to facilitate maintenanc­e and cleaning. In plan and in section, the form of each module is that of two identical trapeziums, which touch on the main base. This geometry allows the elements to be coupled and joined together with ease, and for accessory components to be added where needed: bathrooms, contained in simpler cubes, or large canopies under which the children can walk protected from blazing sun or torrential rain. Depending on internal fittings and different possible aggregatio­ns, the blocks can house crèches, classrooms, administra­tive offices, gyms, kitchens and canteens. Each centre has a crèche for the youngest children, eight nursery school rooms and eight rooms for slightly older children. In section, the boxes are a demonstrat­ion of Mazzanti’s careful use of space and form: the slope of the roof allows rainwater to run off easily, but above all,

inferiore del volume, genera un aggetto generoso, che permette che il pavimento sia elevato di 75 centimetri rispetto al suolo: in questo modo il perimetro esterno delle “collane” di ogni asilo funziona come una barriera contro l’acqua delle alluvioni che spesso colpiscono la regione. Gli spazi vuoti e le circolazio­ni, racchiusi all’interno del perimetro costruito, sono fondamenta­li per generare un ambiente educativo totale, dove l’apprendime­nto avvenga non solamente nelle aule dedicate ma attraverso il gioco all’aperto. Come in altri progetti di Mazzanti, il cortile e alcuni dei volumi sono disponibil­i per la vita del quartiere, in modo di poter accogliere attività diverse al di fuori degli orari scolastici. I 21 asili appena terminati dimostrano l’efficacia e la generosità dell’idea, in grado di realizzare molti centri a costi ridotti senza cadere nella ripetitivi­tà: a questo punto, il progetto meriterebb­e di essere replicato fino all’esauriment­o dei bisogni ai quali ha appena iniziato a rispondere. when mirrored in the lower part of the volume, creates a significan­t increase in size, allowing the floor to be raised 75 centimetre­s above the ground. In this way the outer perimeter of the “necklace” of each kindergart­en functions as a barrier against the floods that often affect the region. The empty and circulatio­n spaces located within the perimeter of the constructi­on are fundamenta­l to the creation of a total educationa­l setting, where learning takes place not just in the dedicated classrooms but through play outside. As in Mazzanti’s other projects, the courtyard and some of the volumes are available for use by local residents, so that they are able to host different activities outside of school hours. The 21 nursery schools just completed demonstrat­e the efficacy and generosity of this overall idea, which is capable of realizing many centres at a reduced cost without repeating itself. At this point, this design deserves to be replicated until all the needs to which it has begun to respond are met

 ??  ?? Gli spazi aperti e alcune sale sono disponibil­i per l’uso da parte degli abitanti dei quartiere, al di fuori degli orari scolastici. Gli uffici amministra­tivi sono sempre collocati in prossimità dell’ingresso, per controllar­e entrate e uscite.
Gli spazi aperti e alcune sale sono disponibil­i per l’uso da parte degli abitanti dei quartiere, al di fuori degli orari scolastici. Gli uffici amministra­tivi sono sempre collocati in prossimità dell’ingresso, per controllar­e entrate e uscite.
 ??  ?? Thanks to the favourable climate, the common spaces and corridors are open, separated only by coloured metal profiles.
Thanks to the favourable climate, the common spaces and corridors are open, separated only by coloured metal profiles.
 ??  ?? Grazie al clima favorevole, gli ambienti comuni e i corridoi sono aperti, separati solamente da profili metallici colorati.
Grazie al clima favorevole, gli ambienti comuni e i corridoi sono aperti, separati solamente da profili metallici colorati.
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TXT_ FABRIZIO GALLANTI PHOTOS_ ALEJANDRO ARANGO
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 ??  ?? The open spaces and some rooms are available for use by local residents outside of school hours. The administra­tive offices are always located near the entrance, so that they can monitor entry to and exit from the premises.
The open spaces and some rooms are available for use by local residents outside of school hours. The administra­tive offices are always located near the entrance, so that they can monitor entry to and exit from the premises.

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