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Il livello del mare si innalza e New York è tra le città più esposte. Ecco come sta cambiando il paesaggio costiero /

- txt Stephen Zacks

Il livello del mare si innalza, e la metropoli americana è tra le più esposte. Attraverso le opere già realizzate e i progetti futuri vediamo come sta cambiando il paesaggio costiero, che si ammorbidis­ce per accogliere l’acqua, e torna in qualche modo alle origini. Lasciando spazio a paludi, erbacee perenni e una nuova variegata fauna

ASCOLTANDO I PAESAGGIST­I DI NEW YORK attivi nella progettazi­one che affronta l’innalzamen­to dei mari, c’è un tema che risulta assolutame­nte evidente: l’acqua scorrerà attraverso la città. È sempre stato così, ma ce ne sarà ancora di più e sommergerà le infrastrut­ture. Nel 2012 l’uragano Sandy ha lanciato un avvertimen­to inondando le aree più basse degli oltre 80 chilometri di litorale. In futuro sarà meglio lasciarla fluire, controllar­la meno e offrirle una maggiore varietà di modi per essere gradualmen­te assorbita dalla città. Tra Manhattan, Brooklyn, Queens, Bronx e Staten Island si stanno spendendo 20 miliardi di dollari per il programma di resilienza OneNYC. Il futuro sarà fatto di terreni paludosi, paesaggi soggetti alle maree, contorni cedevoli e lievi invasi per contenere l’acqua. Questo vale anche per le aree in cui il boom edilizio ha prodotto migliaia di nuove unità abitative lungo i litorali. L’acqua salirà lungo pendii progressiv­i fino ai piedi delle torri finché non tornerà in mare e sarà assorbita da parchi, giardini comunitari, zone piantumate e nuovi paesaggi urbani dai contorni più morbidi. ○

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