Stamperemo meno, ma meglio
| I lavori della giuria del Fedrigoni Top Award 2019 sono l’occasione per fare il punto sul futuro della carta stampata. Che potrebbe essere radioso, se scandito da rigore, semplicità e passione. Parola di Frank Goerhardt e Astrid Stavro /
Dopo un’accurata preselezione online, condotta individualmente sui più di mille candidati al premio, i giurati del Fedrigoni Top Award 2019 si sono riuniti per valutare insieme e dal vivo le quattrocento opere semifinaliste. Tra queste verranno poi individuati – per ognuna delle quattro categorie (publishing, corporate identity, packaging e labels) – i tre finalisti in lizza per il riconoscimento più prestigioso. L’obiettivo è premiare i migliori prodotti cartacei riconoscendo il merito al grafico, allo stampatore e al cliente. Nello storico archivio Fedrigoni di Verona alcuni tra i nomi più importanti nel panorama internazionale dell’editoria e del design si aggirano tra i tavoli sfogliando brochure, soppesando libri e maneggiando scatole «come fossimo bambini in un negozio di caramelle». Parola di Frank Goerhardt, direttore editoriale di Taschen, che spiega: «La qualità della carta, la scelta della materia, sono le cose più importanti.
Un libro è pur sempre un oggetto, basta aprirlo o sfogliarlo e ti accorgi subito se è fatto come si deve. D’altra parte il mestiere dell’editore oggi è completamente diverso; la stampa non è più l’unico mezzo di comunicazione. Quindi deve essere più raffinata, deve dare senz’altro qualcosa in più». Gli fa eco Astrid Stavro, triestina di nascita e spagnola d’adozione, designer apprezzata a livello internazionale e co-fondatrice dello Studio Atlas: «Stiamo andando verso un futuro in cui si stamperà sempre meno, ma sempre meglio: il “come” sarà sempre più importante. Quando stampo, deve valerne davvero la pena, deve essere qual