Il mondo in una tazzina
Dalla piccola torrefazione nel cuore del Piemonte ai coffee shop ai quattro angoli del globo. Una storia di successo tutta italiana che ha il sapore del
in basso: Una caffetteria a Bruxelles, nella piazza del Parlamento Europeo, e un’altra al Monginevro. Sono le prossime tappe della tabella di marcia di Caffè Vergnano, che continua a consolidare la sua presenza. Quelle new entry in luoghi strategici fanno parte di un progetto di espansione iniziato nel 2001 con la caffetteria di Chieri, a ridosso delle colline che circondano Torino, e culminato con il centesimo locale a Singapore. Una diffusione capillare per un brand italiano conosciuto nel mondo, da Londra (dove è stato aperto da poco un coffee shop in Mark Lane) all’Arabia Saudita. L’azienda, che oggi esporta in 90 Paesi e ha coffee shop in 18 nazioni (46 in Italia e 54 nel resto del mondo) è il classico esempio di una storia di successo tutta italiana. Tutto ebbe inizio nel 1882, quando Domenico Vergnano aprì una drogheria a Chieri. Conosciuta per la torrefazione del caffè, fu il punto di partenza per un’importante avventura imprenditoriale, che negli anni Trenta registrò uno scatto in avanti con l’acquisto di una fattoria in Kenya e di tre magazzini in Piemonte. È storia recente, invece, il lancio della linea con capsule di caffè che mantengono il gusto dell’espresso italiano e che testimoniano un’attenzione alla nuova sensibilità ecologica. Infatti le capsule sono compostabili e si possono smaltire nella raccolta differenziata senza separare l’involucro.