MUSEO SOTTO COPERTURA
Un’enorme cupola argentata sovrasta una miriade di edifici dedicati all’arte di ieri e di oggi: è il Disegnato da Jean Nouvel e frutto di un accordo tra Emirati e Francia.
Il Louvre di Abu Dhabi è stato inaugurato l’8 novembre dalle più alte autorità degli Emirati Arabi e della Francia. Si tratta di una sfida coraggiosa perché intende essere un ponte lanciato dal più visitato museo al mondo verso un Paese arabo. Il lavoro è durato ben dieci anni e l’architetto prescelto è Jean Nouvel, autore a Parigi anche dell’Institut du Monde Arabe che si affaccia sulla Senna. Dunque per Nouvel dialogare con il mondo arabo non è certo una novità, ma qui siamo in una pianura dinanzi a una distesa d’acqua e l’architetto aveva il compito di creare un museo del tutto diverso dai molti che si sono costruiti nel mondo negli ultimi decenni e che doveva assumere un alto valore simbolico e confrontarsi con i molti i parametri imposti dal sito, dal concetto di museo in senso proprio e dalle opere provenienti dai maggiori musei di Francia. L’architetto ha detto di essersi ispirato in prima istanza alle medine disegnando un aggregato di 55 edifici bianchi sovrastati da un’immensa cupola argentata di 180 metri di diametro. Un’astronave da la cui copertura conta circa ottomila stelle metalliche forate da cui piove la luce sulla città-museo. Naturalmente ciascuna “casa” deve rispondere alle opere esposte, rispettarne la natura e dare loro il massimo risalto. Cosa che per il vero non era riuscita a Nouvel nel Musée du quai Branly. A Nouvel è stato chiesto anche di prevedere un museo permanente, ma sarà un discorso futuro. Resta il fatto che le opere ora presenti sono espressioni dell’intera civiltà: dunque opere “moderne” e occidentali ma anche dell’antica Grecia o all’Estremo Oriente. □