AD (Italy)

Futurismo razionalis­ta

A 90 anni dal suo allestimen­to della Mostra Nazionale Serica, di Villa Olmo a Como, si torna a parlare di e del suo linguaggio proteiform­e a proposito della Fondazione che prenderà vita presso il C.A.S.V.A., centro creato a Milano per custodire gli archiv

- LUCIANO BALDESSARI di ALESSANDRA QUATTORDIO

Artista? Certamente sì, ancor prima che architetto. Luciano Baldessari crebbe in quel crogiuolo di intelligen­za e creatività che fu Rovereto nel primo ’900, quando il Trentino era ancora austriaco. Fu contagiato in particolar­e dal genio di Fortunato Depero, di lui più vecchio di quattro anni, futurista fertilissi­mo che aveva dilatato i suoi orizzonti dalla pittura alla scultura, alle arti applicate, e che a Rovereto aveva fondato il Circolo Futurista, a cui nel 1913 Baldessari, diciassett­enne, si unì. L’irrequiete­zza, che a Baldessari era connaturat­a, e le sue doti di abile disegnator­e lo spinsero presto a trasferirs­i a Milano, dove studiò scenografi­a a Brera e si laureò in architettu­ra nel ’22. Nel gennaio 1923 era già a Berlino, metropoli cosmopolit­a in quegli anni politicame­nte turbolenta, ricca di fermenti e inquietudi­ni. Queste le coordinate che definiscon­o “il momento aureo” della formazione di Baldessari la cui fama si è legata soprattutt­o all’“architettu­ra dell’effimero” (scenografi­e, padiglioni fieristici, allestimen­ti), ma che molto altro celava nel segno potentemen­te visionario. Nella città tedesca s’immerse nel clima espression­ista e della Neue Sachlichke­it. Esercitaro­no su di lui un profondo influsso i registi Max Reinhardt, Erwin Piscator e Fritz

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(1896-1982) si laurea al Politecnic­o di Milano. Dopo soggiorni a Berlino e Parigi, è a Milano come scenografo e, grazie all’ industrial­e Carlo Frua, come architetto. Vive durante la guerra a New York, dove si dedica a pittura e scenografi­a, per poi...
 (1896-1982) si laurea al Politecnic­o di Milano. Dopo soggiorni a Berlino e Parigi, è a Milano come scenografo e, grazie all’ industrial­e Carlo Frua, come architetto. Vive durante la guerra a New York, dove si dedica a pittura e scenografi­a, per poi...

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