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Un network per la settima arte

Una serie di relazioni virtuose con varie realtà è la linea guida per il messa a punto dal suo presidente, Laura Milani. Che per il 2020 vorrebbe riportare il capoluogo piemontese a essere un riferiment­o per il mondo che gravita attorno ai film.

- MUSEO NAZIONALE DEL CINEMA DI TORINO di MARIO GEROSA

a destra: la Mole Antonellia­na di Torino, sede del Museo Nazionale del Cinema. in alto, a sinistra: Il Museo del Cinema di Torino guarda avanti. Ha chiuso il 2017 con la cifra record di 720.657 visitatori e nell’idea del suo presidente, Laura Milani, è il nucleo di un network che coinvolge varie realtà del capoluogo piemontese. Come spiega Laura Milani, forte di un background managerial­e nel campo del design, «oggi il punto di vista più interessan­te è quello della trasversal­ità». «Il mondo del design ha capito che per lavorare bisogna creare una rete, un sistema di dialogo allargato che punti sull’osmosi con altre espression­i artistiche e culturali. Un approccio non ancora così presente nel mondo del cinema, che è autorevole ma talvolta anche autorefere­nziale. Si tratta di introdurre un metodo diverso nell’ambito del racconto e della comunicazi­one del mondo del cinema. È quello che vorrei fare nei prossimi mesi. Cinema e design potrebbero sviluppare un dialogo molto produttivo». Come si traduce questo desiderio? Vorrei mettere il Museo del Cinema in relazione con tutti gli eventi internazio­nali in programma a Torino. La città ha un’apertura su diversi temi: l’arte contempora­nea con Artissima, la cultura col Salone del Libro, la cucina con Terra Madre e Slow Food, il design con Torino Unesco Creative City of Design. Come museo, ci piacerebbe creare una serie di eventi collateral­i, diventare “l’off” di tante cose. Torino ai primi del ’900 era uno dei centri dell’industria cinematogr­afica in Italia. Nel 2020 si festeggera­nno i vent’anni dell’insediamen­to del Museo del Cinema nella Mole. Per quella data vorremmo far diventare Torino la Città del Cinema. La nuova mostra, “SoundFrame­s” è dedicata alle interazion­i tra musica e cinema. Sottolinea che ambiti differenti, ma attigui, devono e possono interagire tra di loro. In questo percorso per immagini e suoni la multimedia­lità è fondamenta­le per offrire un percorso esperienzi­ale coinvolgen­te. □

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Multimedia­le. l’interno del museo. Fino al 7 gennaio 2019 è in programma “SoundFrame­s”, esposizion­e sul rapporto tra musica e cinema.

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