TRA GIOCO E NATURA
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Era nell’aria e alla fine è esploso: il design latino ha fatto boom. In e etti in questi ultimi anni, visitando le fiere dedicate ai mobili e agli accessori, si avvertiva il crescere dell’interesse per i prodotti provenienti dalle terre di lingua spagnola e portoghese. Si constatava l’aumento delle aziende produttrici (Ginger & Jagger, Jetclass, Boca do Lobo ecc.) che si a ancavano ai noti brand di BD Barcelona e Gandia Blasco, si sentiva allungarsi l’elenco dei designer di valore. Dalla Spagna al Portogallo, dal Messico all’Argentina, dal Brasile al Cile – con pesi economici e creativi di erenti, s’intende – è un continuo fiorire di invenzioni firmate da personaggi ormai di consolidata fama quali Óscar Tusquets e Jaime Hayon, i fratelli Campana, ma pure da giovani e giovanissimi, d’ingegno (spesso autoproduttori) magari segnalatisi al SaloneSatellite milanese. Tutti insieme portatori di un linguaggio che ama la natura e ha come comune denominatore il divertissement usando materiali, forme, colori, texture per aggiungere l’allegria e la vivacità tipiche delle culture latine alla funzione operativa di ciascun prodotto. Una visione che sta influenzando pure il design italiano. 1 – Facile da usare, lavabile con acqua e sapone, con motivo di fenicotteri, della serie Jungle di Gemanco Design, viene consegnata tagliata e pronta per l’applicazione, 69 ¤ al metro quadrato. 2 – dallo stile esotico, in vetro e metallo, di Eurolampart, prezzo a richiesta. 3 – Klim, di Luísa Peixoto, in legno decorato e cristalli Swarovski: costa 12.400 ¤. • Prende il nome da una tipica cesta brasiliana il Caçuá di Sérgio Matos, in carbonio, alluminio e corda navale. Edizioni Galleria Colombari, da 3.760 €.