L’ABITO FA IL DESIGN é
sul piano dei materiali che si gioca oggi la sfida più suggestiva nel campo del design d’arredamento. Se infatti dal punto di vista formale e stilistico moltissimo, anzi quasi tutto è stato già detto, per quanto concerne le “sostanze” c’è ancora molto spazio di manovra. Guardando al futuro, ma anche ripensando o riposizionando il know-how acquisito, oppure ricorrendo ai ritrovati di altre discipline. E con un occhio alla sostenibilità e con il contributo di laboratori e centri di ricerca. Gli stimoli per aziende e art-designer sono molteplici. Materiali caldi e materiali freddi, organici, di sintesi, fino ai cosiddetti composit. Ceramiche delicate, vetri speciali, metalli vari, preziosi e tecnici. Tagliati, plasmati, graffiati; da soli o accostati alle venature del legno. Le resine acriliche, le miscele di ultima generazione, racchiuse sotto la definizione di Solid Surface (e declinate poi con vari nomi commerciali, dal Corian al Krion), rielaborate oggi con effetti speciali che le fanno sembrare altro, dal legno al marmo, al cemento, al tessuto e alla pelle. Pezzi spesso d’arte in un gioco di spiazzamenti che vuole offrire nuove prospettive all’arredamento. □ Gli indirizzi delle aziende si trovano a pag. 208.