Ipotesi di abitabilità su . Esperti a MARTE confronto in prospettiva di una catastrofe climatica.
A Milano “The Future of Living and the Planet of the Future” delinea un ABITARE PROSSIMO VENTURO extraterrestre.
Come abiteremo domani? È la intrigante domanda a cui, ipotizzando una colonizzazione prossima ventura del pianeta Marte, hanno provato a dare risposta le conversazioni multidisciplinari e la mostra rubricate sotto il titolo “The Future of Living and the Planet of the Future” andate in scena al Mall di Milano nei giorni del recente Salone del Mobile nell’ambito di Space & Interiors, manifestazione prodotta da Made Eventi, società del Gruppo FederlegnoArredo. Come ha sottolineato Stefano Boeri, neopresidente della Triennale e con il suo studio curatore dell’appuntamento: «Anticipare il futuro degli spazi abitati è sempre stata la missione delle aziende italiane di design. Giocando sul paradosso, abbiamo chiesto loro di provare a misurarsi con un futuro lontano, che preveda la migrazione della nostra specie su un altro pianeta, mettendosi a confronto con il drammatico scenario che l’attuale cambiamento climatico e il conseguente attendibile innalzamento del livello medio degli oceani stanno delineando». Un viaggio nel futuro dunque ma neanche tanto: ne hanno parlato, da punti di vista differenti, famosi progettisti visionari quali Italo Rota, Carlo Ratti, o Jakob Lange, capo di BIG Ideas di Bjarke Ingels Group che ha sviluppato il progetto “Mars simulator”, astronauti collaudati o futuri (rispettivamente, Luca Parmitano e Valentina Sumini), nonché architetti-videomaker del calibro di Giorgio Zangrandi e Davide Rapp, e persino un re del nonsense qual è Renato Pozzetto. Il tutto ambientato in un “paesaggio “marziano composto di immagini, ologrammi, video e anche di soluzioni concrete proposte con il contributo di Houzz, un sito on-line con un archivio di 16 milioni di immagini concernenti l’abitare, un magazine e 40 milioni di utenti.