Nella “swinging London” del 1968 nasceva un tessile di genio: OSBORNE & LITTLE.
Nel 1968, a Londra, nasceva L’idea: produrre carte da parati colte e con un pizzico di follia. Che porta avanti ancora oggi.
Londra, 1968: due giovani pieni di idee, Peter Osborne e Antony Little, iniziano a produrre carte da parati. Sono gli anni della Swinging London, momento magico di esplosione creativa. «Dopo l’università avevo iniziato a lavorare in banca, mestiere che odiavo. Me ne andai dopo un anno esatto. Nell’ufficio ci misero tre mesi per accorgersi che non lavoravo più lì», racconta oggi Osborne, nel frattempo diventato baronetto. «Antony aveva da poco sposato mia sorella Jennifer. Avevamo entrambi 25 anni e molti interessi in comune. Lui lavorava come grafico per Biba (uno dei marchi di moda più influenti di quegli anni,
ndr), io quando ero a Oxford avevo iniziato a collezionare disegni e stampe di illustratori dell’Ottocento. A Londra stavano succedendo cose fantastiche nella moda e nella musica, ma nel campo della decorazione era tutto immobile. Decidemmo di fare qualcosa di nuovo». Le carte sono prodotte con tecniche artigianali. Sono stravaganti, eclettiche: le fonti di ispirazione spaziano dai pattern aztechi o celtici a citazioni Art Nouveau. Piacciono talmente che solo due anni dopo la giovane azienda riceve un premio dal Council of Industrial Design. Cinquant’anni dopo l’azienda è ancora guidata da sir Peter Osborne (Little si è ritirato nel 2002), ha in catalogo anche collezioni di tessuti ed è sempre coraggiosa nelle scelte di stile, aprendosi a collaborazioni con interior designer e creativi. «Qualche anno fa abbiamo avviato una collaborazione con lo stilista Matthew Williamson», prosegue Osborne. «Volevamo aggiungere un elemento fashion al nostro mondo e lui, col suo amore per le stampe e il suo straordinario gusto per il colore, ci è sembrato la scelta più naturale». Sono passati cinquant’anni, ma la gioia di esplorare nuovi territori è la stessa. □