FORMA ED ESSENZA
Colori soft e materiali preziosi sono il leitmotiv di un grande appartamento milanese. Dove GEOMETRIE , volumi e prospettive rispondono alla legge del rigore architettonico.
Ambienti lineari, colori caldi e materiali preziosi per un appartamento di
La metratura, in una delle zone residenziali più belle di Milano, era più che generosa, trattandosi, in origine, di uno spazio adibito a uffici. Essere riusciti a vederne un appartamento è stato merito dei proprietari, una coppia con figli già adulti in continuo movimento, che ha scelto Milano come sede della casa di famiglia. I 400 metri quadrati divisi su due livelli collegati da una scala hanno subito un intervento strutturale importante, tale da trasformarli in una casa tradizionale organizzata, come a metà del secolo scorso, intorno a un lungo corridoio che a destra e sinistra si apre sulla zona giorno e su quella notte. Per enfatizzare il ritmo lineare, il soffitto è percorso da una serie di lampade in ottone di Venicem (il loro modello ma riadattato) e le porte in ottone e vetro sono percorse da un motivo geometrico che le rende quadri astratti. Un effetto decorativo sottolineato dal tessuto (di Rubelli) utilizzato al loro interno e che si legge in trasparenza. Chiara e avvolgente la palette, crema e tortora. «Questa “morbidezza” è contrastata dalla freddezza dei materiali scelti e dall’ordine geometrico che come una specie di marchio stilistico dà compostezza, rigore all’insieme», spiega Selina Bertola, che con il suo studio Nomade Architettura è autrice del progetto e dell’interior design. «La cornice essenziale, pulita, è riempita di colori neutri, rassicuranti». Il tortora dei rivestimenti in stucco alle pareti, uguali in tutto l’appartamento (il materiale scelto è
di Giorgio Graesan), l’oro brunito delle finiture in
Cielo di ottone. a sinistra: nel living, lampade a soffitto modello Ring di Henge. Libreria su misura di Effearredi su disegno di Nomade Architettura, come il mobile tv. Il grande quadro site specific commissionato a un’artista amica di famiglia nasconde il televisore. Parquet in rovere e inserti in ottone Parquet Clio. Divano, poltrone e tavolini custom, provenienti dalla casa precedente dei proprietari. in basso a sinistra: nella sala da pranzo, che si intravede oltre la porta, tavolo custom di Del Pero Artisans. La lampada a soffitto in ottone è Ring di Henge. pagina seguente: nella cucina su misura di Effearredi realizzata su disegno di Nomade, lampade a soffitto modello Bolle di Gallotti e Radice. Elettrodomestici Miele.
ottone, delle lampade di Henge e di Venicem, il grigio del marmo Emperador Grey che ricopre la grandiosa sala da bagno principale (con vasca idromassaggio, doccia, e i lavabi separati da un cabinet vanity per lei). In terra, ovunque, un parquet in rovere di Parquet Clio a grandi listoni, tranne che nel corridoio, dove è a spina francese riquadrata da un profilo in ottone come se fosse un tappeto ligneo. «La scelta del parquet non è casuale», spiega l’architetto: «I proprietari volevano una soluzione comoda, pratica, calda. Un pavimento dove poter camminare scalzi».
La zona living, divisa tra salone e sala da pranzo, si apre sulla destra. Divani realizzati su disegno appartenenti alla casa dove i proprietari abitavano prima sono organizzati intorno a un mobile tv disegnato dallo studio Nomade Architettura. Sopra, un gigantesco quadro site specific commissionato a un’artista amica di famiglia che, grazie a una serie di meccanismi invisibili, nasconde o rivela il televisore. Su una delle pareti, sempre su disegno di Nomade, una libreria geometrica di Effearredi. Qui le lampade Ring di Henge occupano quasi interamente il soffitto, per tornare, organizzate a piramide rovesciata, sopra il tavolo da pranzo, un pezzo custom di Del Pero Artisans, con il piano in marmo grigio. Ben separata, la cucina su misura di Effearredi, con un perimetro a C, un’isola centrale e un tavolo snack dove sedersi anche in quattro, per cene informali o per la colazione. Supertecnologici gli elettrodomestici, tutti Miele.
La sala da bagno per gli ospiti è un mix di arredi custom, come il mobiletto di Artemisia, di recupero, come lo specchio di modernariato e il lavabo acquistati dalla proprietaria in un mercatino, e design, come le lampade a soffitto Glo di Penta Light. Privacy massima nella camera da letto, dove, ai lati del letto su disegno, sono state realizzate da Nomade Architettura due importanti armadiature. Una delle ante è una porta “invisibile” che si apre sulla cabina armadio. Anche qui torna il rivestimento della parete Istinto di Giorgio Graesan. Se le sfumature crema dominano al piano superiore, dove si svolgono le attività della casa, nel seminterrato prevalgono i rivestimenti scuri, più drammatici. «Qui c’è la zona relax, con la piscina, la spa, l’hammam, la sauna e la palestra», racconta Bertola. Una struttura portante che sopportasse il peso dell’acqua è stata rivestita con tonalità scure, per enfatizzarne il colore. Nell’hammam, costruito da esperti marocchini, le pareti sono nel tradizionale tadelakt. Tutto, insomma, risponde a una ricerca di eccellenza e coerenza dei dettagli, senza trasformare l’appartamento in uno spazio museale, anzi.
La “morbidezza” della palette cromatica di crema e tortora è contrastata dalla freddezza dei materiali scelti e dall’ordine geometrico che come una specie di marchio stilistico dà compostezza, rigore all’ insieme.