A TUTTA VISTA Il Golfo del Tigullio fa da sfondo a una casa di ZOAGLI in cui l’arte dialoga con il design.
Lo splendido panorama del Golfo del Tigullio fa da spettacolare quinta prospettica a una villa di ZOAGLI dove un’elegante composizione degli spazi è valorizzata da un sapiente gioco di cromatismi, e dove l’arte è protagonista.
Nel verde. a sinistra: la piscina, incassata in un muretto a secco, è circondata da piante di salvia, rosmarino lavanda, agavi, westringe. Sul solarium, con pavimentazione in Plastic Wood, vasi in terracotta smaltata di Terrecotte San Rocco.
Tutto è iniziato con la vista. Una splendida prospettiva sul Golfo del Tigullio, che fa l’effetto di una suggestiva quinta teatrale a ridosso del grande giardino, incorniciata dalle ampie porte finestre che lasciano entrare in casa il paesaggio, con i suoi colori e i suoi profumi. «La vista meravigliosa è il vero arredamento della casa», commenta Andrea Castrignano, interior designer e personaggio televisivo, che con il suo tocco ha contribuito a definire la fisionomia di questa villa a Zoagli, il cui progetto architettonico è stato curato da Andrea Fiaccadori e Ludovica Santini dello Studio Oikos. Quello scenario da cartolina è stato determinante anche nella scelta della residenza. «Abitiamo a Milano e cercavamo una casa al mare facile da raggiungere», spiega la proprietaria, che appena possibile trascorre qui qualche giorno con il marito e i due Il mare dentro.
a destra: il soggiorno. Attorno al tavolo contenitore in plexiglas e vetro con quadro Muro azul di Mario Arlati, divani Belmon di Meridiani e poltrone Elegance in acciaio e pelle bianca di Helidon Xhixha. Alla parete, dipinto Lunar Outpost di Julio Larraz. sopra: tavolo realizzato su disegno, in ferro e granito, sedie di Varaschin.
Nuovo moderno. sopra: un altro scorcio del soggiorno. Sul fondo, scultura Eros romano in bronzo nero di Igor Mitoraj (Galleria d’Arte Contini). a destra: la scala, in granito levigato nero assoluto Zimbabwe. Alla parete, scultura illuminante Lightnings di Gianluca Pacchioni. pagina seguente: divano James di Meridiani, Eames Plastic Armchair RAR di Vitra, scultura illuminante Cut IV Pacchioni. Sulla destra, lampada Angelica Luce. Alla parete, Untitled
figli. «Questa casa mi ha subito colpito, fin da quando l’abbiamo notata in fotografia. Poi, quando ci siamo recati sul posto, ce ne siamo innamorati. Siamo rimasti affascinati da quella vista impagabile. È stato un vero colpo di fulmine. La scelta è stata ponderata: abbiamo voluto valutare altre possibilità, da Recco fino a Sestri Levante, ma non abbiamo cambiato idea. Ci siamo innamorati di quella villa, in una Liguria un po’ appartata».
Sotto il profilo architettonico, la casa è una residenza costruita nei primi anni ’80, dallo stile moderno. Allo Studio Oikos è stato affidato il compito di regalarle una personalità più decisa. «Della costruzione originaria abbiamo
mantenuto solo la struttura, creando anche un ampliamento di circa cento metri quadrati», spiega l’architetto Fiaccadori. La casa, su due piani, segue il profilo della montagna, e l’ingresso è posto al piano superiore, dove si trova il grande soggiorno aperto sul panorama. «Volevamo tanta luce dentro la casa, ci piaceva l’idea di far partecipare l’esterno con l’interno, per comunicare con la spettacolare natura che c’è attorno. In tutti i locali sono state realizzate grandi porte finestre, ritmate a due a due», continua Fiaccadori. Questo desiderio di luminosità è rafforzato dal candore dei pavimenti, in marmo bianco, tranne una cornice perimetrale nera negli ambienti più grandi voluta da Castrignano. In ogni stanza si percepisce un gioco di contrasti cromatici, in cui dialogano il bianco e il nero. «Abbiamo usato il Biancone come marmo di base per i pavimenti e per i rivestimenti dei bagni, e il granito nero assoluto, che richiama un po’ l’ardesia, per gli imbotti delle finestre». Poi, una volta definita la fisionomia complessiva dell’architettura e degli spazi, caratterizzati da dettagli molto curati, è intervenuto Andrea Castrignano, che ha saputo valorizzare ulteriormente gli ambienti puntando sia su un’originale palette cromatica, sia su arredi e lampade dalla forte identità. «Inizialmente la proprietaria era orientata su una casa total white, un’opzione che non è molto nelle mie corde», nota Castrignano. «Oggi il colore è determinante nel dare una forte personalità agli interni, è uno dei primi segni di arredamento. Per rafforzare la personalità di questa casa abbiamo usato il color petrol, che diventa un po’ il filo conduttore dei vari ambienti. Questo colore si ritrova dentro e fuori: all’interno, dove si combina perfettamente con i marmi chiari, non troppo segnati, e all’esterno, con l’abbinamento petrol e pavone».
Le originali combinazioni cromatiche sono un tratto distintivo dello stile di Castrignano. «Sono anni che conduco una battaglia contro il total white», spiega. «La gente ha capito che la casa monocromatica è più facile da realiz-
zare, però non aiuta a conferirle una personalità ben definita». In questo caso, poi, la scelta era pressoché obbligata: infatti la casa protesa sul golfo era inondata di luce. «E quando le case sono molto luminose si può azzardare con colori decisi». In questa riuscita armonia di spazi ben equilibrati e di cromatismi di carattere, gioca un ruolo determinante la presenza di sculture e dipinti. «Amiamo l’arte e frequentiamo vari artisti», commenta la proprietaria, «Nella casa di Zoagli ci sono anche due opere di Gianluca Pacchioni, un mio ex compagno di università che da economista ha deciso di diventare artista. Ecco allora, tra i tanti esempi, una scultura in bronzo di Igor Mitoraj, un dipinto di Julio Larraz, due poltrone in acciaio di Helidon Xhixha, un tavolo di Mario Arlati, tutte opere che contribuiscono a rendere unica la residenza. E poi, a sancire la personalità della villa, al dialogo con l’arte si affianca quello con la natura, ben rappresentata nel grande giardino, il cui landscape design è di Elisabetta Fermani. «C’era già una bella base, con un uliveto che abbiamo ripristinato. La nuova vegetazione è più che altro ornamentale, con rosmarini, cisti, mirti e westringe. Ho lavorato sulla valorizzazione di alcune viste e ho inserito alcune specie con fioriture chiare, come le ortensie chiare e le calle, che anche di sera danno una certa luminosità».